Credo che a Franca Brotzu vada riconosciuto il più intelligente commento allo sciagurato scivolone del giornalista Corrado Zunino. Franca ha semplicemente invitato Zunino e il direttore di Repubblica Mario Calabresi al suo paese, Orgosolo, perché possano conoscerlo e farsi un’idea della Barbagia. Anziché scatenarsi in insulti ed invettive, ha preferito tendere la mano: è un gesto semplice, ma a mio parere esemplare. Zunino non è solo inciampato in una delle tante frasi fatte cui noi giornalisti ricorriamo, quando siamo a corto di fantasia e di tempo. No, quelle parole presuppongono una forte prevenzione per quella parte di Sardegna, così forte da essersi fatta luogo comune. Un giornalista che scriva per una testata così prestigiosa non dovrebbe incorrere in un simile infortunio, ma è anche vero che di pregiudizi siamo pieni tutti. Ma tutti possiamo guarire. Basta la conoscenza, respirare l’aria di quei luoghi di cui si aveva un’idea sbagliata per pura ignoranza.
Riconoscere l’errore, come ha fatto Zunino, è dimostrazione d’umiltà. Ma potrebbe anche essere il gesto obbligato di chi si scopre con le spalle al muro e, non avendo alternativa, sceglie di limitare i danni. Se davvero il giornalista vuole vincere i suoi pregiudizi e capire di aver detto una sciocchezza, dovrebbe accettare l’invito di Franca e andare a Orgosolo. Dove, per le vie, vedrà correre tanti bambini felici e spensierati.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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