Al netto di tutto vincerà Marco Mengoni perché ha una bella canzone e perché ha una bella voce e nel mondo della musica profanata dall’autotune questo, per fortuna, conta ancora. La sua vittoria però sarà un piccolo passo indietro, perché ci riporta alle immagini oniriche di Diodato, vincitore del 2020. Sono poi passati i Måneskin con Mahmood e Blanco. Mengoni è, sullo scacchiere del festival, il cavallo. Si è mosso di lato sorprendendo Ultimo e Giorgia, Elodie e Madame e sconfiggendo anche Lazza e Mr. Rain. E’ riuscito a convivere con i voti della sala stampa, della giuria demoscopica e degli sms (a pagamento) inviati da quelli abituati a votare nei vari talent come amici e xfactor. Gente che non guarda l’esibizione, la bravura, l’importanza delle scelte, ma si butta a capofitto sul nome, qualsiasi cosa presenti. Il ragazzino votante è per lo più un fedele amante del fan e non mette mai in discussione nulla di ciò che fa o presenta. E’ bravo perché è lui. Non si spiegherebbe, infatti, il salto verso l’alto della classifica di alcuni cantanti anche nella serata delle cover dove molti di essi non sono riusciti a dimostrare tutta la loro bravura. E chi lo ha fatto (a parte Mengoni che sembra un po’ la squadra del Napoli di questo’anno) non è riuscito a farsi apprezzare dal pubblico. Penso, per esempio a Madame che non ha rovinato via del campo (a parte l’uso dell’autotune, mannaggia) o Elodie. Però i cittadini votanti hanno “tifato” senza nessun occhio sportivo alla gara che rischia, a questo punto, di essere snaturata. Quindi vincerà Mengoni ma il podio è, dal mio punto di vista, sbagliato: mancheranno Elodie, Madame e forse Giorgia che, ad un ascolto più attento, restituisce un bel pezzo. Ammetterlo significa essere sportivi. Ma viviamo, da anni, in un mondo di tifosi ed è difficile capire chi è più bravo veramente. Auguri a Mengoni. Il suo pezzo merita di vincere Sanremo. Il problema è il modo. In una gara, però, alla fine si accetta tutto. Anche le regole sbagliate. Non so se l’azzecco ma da tre anni a questa parte ci son sempre riuscito. Se poi vincesse Ultimo significa che il popolo votante è stato più tifoso del solito. E non so se questo sia un bene. Buona finale a tutti.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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