Lei: “Speriamo che non esce niente, sto preoccupata” Lui: “Stai tranquilla” Lei: “La volta passata i valori del diabete non erano buoni, lo sentisti il dottore? Tengo paura…” Lui: “Paura? Tenimm ‘n’età. Devi stare calma”. Lui e lei avranno settant’anni anni, forse anche di più. Indossano i vestiti buoni della domenica e stringono tra le dita ossute i biglietti diligentemente obliterati. Sono gli unici, a parte me, a desiderare l’avvento del controllore. La loro trepidazione mi ricorda quella mia di bambina quando, all’asilo, ero ansiosa di esibire alla maestra i miei compitini ben svolti perché lei vedesse quanto fossi stata brava. Lei: “Speriamo che il treno non si fermi” Lui: “E perché dovrebbe?” Lei: “E che ne so, Geppi’… Magari uno sciopero improvviso… Che ne possiamo sapere noi? Mica è come quando andavamo nei campi con Giovannino nostro…”. Al ricordo dell’asinello Geppino si rattrista, ma solo per un attimo. “Devi stare calma” ripete ad Annarella come un mantra. Lei, Annarella, abbraccia una di quelle buste grandi e sottili, di quelle fatte col mais che, al discount, ti danno con cinque centesimi, così trasparenti da intravederne perfettamente il contenuto. All’interno un’altra busta, gialla, quella delle analisi. Dalle mie parti si usa nasconderle un po’ perché la gente non sappia che la vita è malata. I sobbalzi del treno avvicinano lui a lei più di quanto non facciano già la tenerezza e la cura. Siedono entrambi sul bordo, come chi sta sempre sul punto di scendere e, invece, continua a contare le fermate che mancano. Lei: “Mi dispiace che, poi, se mi si son alzati troppo i valori, la domenica…” Lui: “… e, se ti si son alzati troppo i valori, vorrà dire che la domenica, per un po’, non compreremo più sfogliatelle e babà”. E l’accarezza.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
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Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
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Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
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