Stamane, preso dalle notizie sulle manifestazioni novax concomitanti a quelle dei sì ristori tutti e subito, entrambe fomentate, sospetto, dagli stessi ambienti politici, mi sono dato alla lettura dei bugiardini dei medicinali che assumo comunemente per alcuni dei disturbi dei quali soffro da molti anni. Il primo è la rinite allergica, che mi molesta non soltanto in primavera ma anche in altre stagioni. Quindi, quando l’attacco è forte, assumo una compressa comunemente ordinata dai medici di base che tra gli “effetti indesiderati” indica nel foglietto allegato “Reazione allergica grave che causa gonfiore del viso, della lingua e della gola e che può causare difficoltà nella deglutizione o respirazione”. Altri effetti possono essere i più semplici mal di testa e sonnolenza, mal di gola, sanguinamenti dal naso. Ma, in rari casi, possono verificarsi anche nervosismo e insonnia, vomito, infiammazione del fegato, problemi di eliminazione della bile, vertigini. Ce ne sarebbero anche altri, ma vorrei passare a uno spray nasale che uso per lo stesso motivo. Tra gli effetti indesiderati mi colpisce particolarmente la possibilità che ad alte dosi possano “rallentare la crescita nei bambini” e si consiglia ai genitori di “monitorare l’altezza del suo bambino a intervalli regolari durante il trattamento”. Tra i possibili effetti indesiderati, anche qui gonfiori vari e difficoltà di respirazione, mal di testa, ma anche disturbi alla vista e danni al setto nasale.L’altro mio problema ricorrente è una contrazione dei muscoli della cervicale, dovuta a sbalzi di temperatura o a posture non idonee, che come il precedente penso sia abbastanza comune. Comuni e diffusissimi, dunque, anche in questo caso i farmaci che assumo, primo dei quali un miorilassante che tra gli effetti indesiderati ne ha uno che sempre avverto, cioè una forte sonnolenza: infatti rinuncio ad assumerlo quando devo svolgere attività, quali la guida, che richiedono massima lucidità. Ma nel bugiardino si parla anche di rari casi di collasso al sistema circolatorio, problemi al fegato e reazioni allergiche gravi. Ma il rimedio principe per i miei fastidi cervicali è la Tachipirina, che assumo come antidolorifico, essendo allergico all’acetelsalicilico (Aspirina) e a tutti i suoi derivati. Tra i possibili e rarissimi effetti indesiderati, leggo i soliti gonfiori con possibilità di shock anafilattico, riduzione di piastrine nel sangue (trombocitopenia), riduzione di globuli bianchi o di emoglobina (anemia), disturbi allo stomaco o al fegato o ai reni, sangue nelle urine o addirittura cessazione delle produzione di urine.Ritengo che sia diffuso in ogni fascia di età dopo i trent’anni anche qualche occasionale episodio di acidità di stomaco. Così, quando accade, ingoio una pastiglietta che, oltre ai soliti non comuni effetti dermatologici e alla gola, scopro potrebbe anche provocarmi depressione (e io, sciocco, che ieri notte l’attribuivo all’intervento di Senaldi da Floris), problemi epatici e renali, alterazioni del sangue, “gonfiori del petto negli uomini” (il che sarebbe motivo di grave imbarazzo, specie al mare) e buon ultimo “bassi livello di sodio nel sangue che possono portare a stanchezza, confusione, spasmi muscolari, convulsioni e coma”.Quanti novax assumono comunemente come me uno, alcuni o tutti questi farmaci? Penso molti di loro. Ma non mi preoccupano quelli che del no al vaccino fanno un’ideologia o quelli che inseguono le ambulanze per cercare di dimostrare che l’allarme covid è un falso creato dai poteri forti. Purtroppo i coglioni sono più inestinguibili delle zanzare e qualche volta altrettanto dannosi, perché come la malaria in epoca moderna si diffonde nelle zone del mondo cosiddette depresse, così il populismo medico-scientifico si diffonde insidioso nelle menti depresse. Mi preoccupano invece quelli, numerosissimi, che pur non scendendo in piazza a versare i vaccini nei tombini delle fogne, nutrono dubbi e hanno più paura di un improbabile effetto indesiderato che di morire di covid o di provocare la morte di chissà quanti altri che gli stanno intorno. Le medicine, tutte le medicine, funzionano così: piccoli rischi in cambio di grandi benefici. Quando non esistevano, non si affrontavano quei piccoli rischi ma in compenso soffrire e morire era molto più normale di adesso. Quindi, che sia Astrazeneca o altri, quando mi chiameranno andrò di corsa. Mi dicono anzi che prima di pungerti fanno qualche domanda su allergie e cose simili. Sto pensando di nascondere quelle che ho, nel caso che decidano di cambiare vaccino e questo possa provocare un ritardo anche di pochi giorni. Forse è un’esagerazione, forse non lo farò, ma il fatto che ne abbia la tentazione dice quanto voglia farla finita con questo incubo che mi impedisce di vedere gli amici, di vivere, di riprendere a vedere la cosa più bella del mondo, cioè il mondo.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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