Presentazione di Giampaolo Cassitta. Un viaggio non è mai definitivo. Lo scriveva nel suo bellissimo libro “Viaggio in Portogallo” il premio Nobel per la letteratura Josè Saramago. Rossana De Filippo è una nostra collaboratrice da tempo. Una professoressa che vive a Napoli e che viaggia tutti i giorni con uno strano mezzo: la circumvesuviana. Quel viaggio però, ci appartiene. Perchè all’interno di quel treno ci siamo tutti. La bravura di Rossana è che quei tutti lentamente ce li presenta, ce li siede accanto e li fa parlare. Quei tutti parlano con noi. E noi con loro. Sardegnablogger ha deciso di seguire Rossana e il suo stranissimo personaggio Uviana Ves all’interno di questo eterno viaggio che rappresenta la quotidianità. Lo faremo spesso, all’interno della rubrica viaggi del nostro sito e su facebook invitandovi, fin da ora, a salire sopra quello strano treno dove si incrociano gli umori, i sorrisi, i silenzi e i bellissimi “incazzi” misti agli “scazzi”. Un viaggio non è mai definitivo ed è davvero bello trascorrerlo insieme a Uviana Ves e il suo alter ego: Rossana De Filippo, specialista in dipinti in acquerello, con la penna come pennello e il sorriso come contorno ai sussulti della vita. Che dire ancora? Buon viaggio. E, almeno mentre leggete Uviana Ves, non allacciate le cinture di sicurezza.
Questa sotto è la prima puntata delle avventure di Uviana Ves Dunque, presentiamoci. Uviana prende il treno tutti i giorni per andare a lavoro. Non lasciatevi intimidire dal nome, lo so, sembra uscito da uno di quei buchi neri dell’universo, ma Uviana è una/uno di noi. E’ l’ucraina che va a servizio, capelli gialli e occhi stretti dal fumo della sigaretta delle 6 del mattino, voce dura e parlare sillabato nel suo “Quanto costare biglietto?”, che poi lo sa benissimo quanto costa. E’ l’impiegata di banca dalla borsa di pelle martellata. Lei non chiede il costo del biglietto, lei ha l’abbonamento. Parla poco e spende ancor meno in ‘buongiorno’, è sempre al cellulare e non si sveste mai dei suoi grandi occhiali neri Dior. Ma voi vi fidate di chi non mostra mai le palle nude degli occhi? E’ l’avvocato cravatta stretta anche a luglio, fresco di barba e di odore. E’ il vecchio che sa di piscio con la sua storia annodata nella busta di un discount rimediata per strada. Ogni tanto la apre per controllare che le sue cose siano sempre dello stesso numero di mezz’ora prima. Uno, due, tre… aspetta, apri meglio, ecco, allarga tutto, la quarta è laggiù, nell’angolo della busta, la vedi? Trovata? Bravo! Quattro. Cinque, sei e poi sette, il tozzo di pane raffermo. Sorride sollevato, la vicina storce il naso nauseata. E’ lo studente sbarbatello che, se il treno va così piano stamattina, mi sa che salto l’appello e quella puttana me lo fa fare fra tre mesi, poi, l’esame di Diritto Privato! E’ la tarzanella dei quartieri che “Amo’, teso’, me vuo’ bbene? Je mo sto arrivann ‘a Barra, fatte truva’ annanz ‘e port”. E, ovviamente, Uviana sono anche io. Ves. Vivi e sogna? Vedi e segna? Vai e superati? Viaggia e spera? Sì, viaggia e spera (di arrivare) per chi prende la Vesuviana credo sia la formula migliore. Ad ogni modo, voi sceglietevi la vostra e mettetevi comodi. Sul treno ci salgo io. Poi ve ne racconto. Voi, se volete, leggetemi.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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