A pochi giorni dal carnevale non puoi fare a meno di pensare a come travestirti. Che tu abbia intenzione o meno di partecipare a qualche festa, il pensiero “Da cosa mi vesto quest’anno” ti sfiora comunque. E allora giù con le idee. Ovviamente ne cerchi solo di originali. Sei talmente geloso delle immagini che ti saltano in mente che non ne parli quasi con nessuno, e se lo fai, lo fai a bassa voce, perchè la paura che qualcuno ti senta e ti possa rubare l’idea ti spaventa a morte. Questo vortice emotivo dura per tutto questo periodo, e la paura di un furto della tua genialità, ti segue e si amplifica man mano che il giorno si avvicina, sempre di più, almeno fino a quando, entrato alla festa, non svanisce d’improvviso, giusto il tempo di salutare con un gesto imbarazzato e deluso, quelle venti, se non più persone, vestite esattamente come te.
Ero in coda al supermercato con pizza surgelata e cibo per cani tra le mani e pensavo. Avevo appena comunicato la mia idea di travestimento ad un amico. Io vestito di arancione e lui alla mia destra di nero col passamontagna sul volto. Perfetto. Un terrorista dell’ISIS e il suo sequestrato. Un po’ forte lo so, ma solo fino a pochi giorni fa non eravamo tutti Charlie? Nessuno dovrebbe offendersi. Me ne stavo lì in piedi con quell’immagine chiara proiettata davanti agli occhi, ma più la osservavo e più mi sembrava familiare. Ad un tratto capii…Avevo la possibilità di creare un costume palindromo. Sì, proprio come le parole che si leggono sia da destra che da sinistra. Aggiungendo qualcuno vestito da soldato USA che mi tiene al guinzaglio, sorridente e col pollice alzato, alla mia sinistra, avrei potuto essere un po’ ostaggio dell’ISIS e un po’ prigioniero afgano di Guantanamo. Strabiliante come questa, come ogni altra cosa, dipenda solo dai punti di vista. Solo una cosa è certa, la stupidità dell’uomo e la sua crudeltà non hanno limite.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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