Mentre Messori dà alle stampe il suo nuovo libro in cui dimostra che Stalin cessò la persecuzione contro la chiesa ortodossa per via di un patto con la Madonna che gli aveva consentito di respingere i tedeschi e incalzarli sino a Berlino, sembra che stasera la piazze italiane si riempiano di gente che protesta contro il boicottaggio alla legge sulle unioni civili. La Chiesa non ha resistito alla tentazione di non farsi una safata di fatti suoi e anche questo papa di solito così così attento a non buttarla in politica ha voluto spiegarci come noi non preti e soprattutto noi italiani, quindi non cittadini dello Stato del Vaticano, dobbiamo fare le leggi. Fra un po’, una volta svuotate le piazze da chi lotta per la libertà di vivere la vita, sarà il turno degli altri e anche delle sentinelle in piedi, che mi affascinano ma che trovo sempre un po’ tautologiche, quanto meno pleonastiche: ridondanti, insomma. Le sentinelle devono sempre stare in piedi. Io di sentinelle sedute non ne ho mai viste, neppure al cinema. Mi è capitato di frequentare luoghi militari con sentinelle. Sempre in piedi. A Sassari sino a qualche anno fa, all’ingresso della caserma di piazza Castello, c’era una garitta perennemente occupata da una sentinella. Non l’ho mai vista seduta. D’altro canto non avrebbe potuto sedersi se non sul marciapiedi, poiché la piccola costruzione non era dotata di sedili di sorta. E se si fosse seduta o anche soltanto accosciata sul marciapiedi (come la prima fila di calciatori nelle foto in campo) avrebbe offerto un immagine tutt’altro che marziale e comunque i suoi superiori non glielo avrebbero consentito. Qualche volta magari faceva due o tre passi di corsa per tentare di prendere a calci in culo i ragazzini che andavano a romperle le balle, ma di sedersi non se ne parlava neppure. D’altro canto è la condizione stessa di stare in piedi che permette alle sentinelle di operare rapidamente ove fosse necessario. Di solito nelle postazioni militari le sentinelle sono dotate di fucile per sparare addosso a chi non reagisce in modo acconcio ai rituali altolà, chivalà, parola d’ordine. E sparare da seduti viene male, a meno uno non debba prendere accuratamente la mira. In questo caso si può addirittura sdraiare pancia a terra. Ma non è più una sentinella, è un cecchino. Quindi penso che anche per le sentinelle in piedi che manifesteranno contro le unioni civili valga l’esortazione “estote parati”. E quindi stare in piedi. Se all’improvviso apparisse un frocio, un comunista o un immigrato negro, come potrebbero agire prontamente da una posizione assisa? Dovrebbero prima mettersi in piedi, perdendo quei secondi che in certe circostanze possono rivelarsi preziosi. A meno che, come nella foto che illustra questo articolo, non si scelga di stare a cavallo. Ma le sentinelle a cavallo potrebbero essere inappropriate nei contesti urbani in cui di solito si opera. Ecco perché, concludendo, dico che le sentinelle fanno bene a stare in piedi.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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