Non tutti se ne sono accorti, ma, forse in ossequio all’impegno solenne preso da Salvini in campagna elettorale con la lobby italiana delle armi, dall’8 settembre scorso, data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale è in vigore il decreto legislativo n.104 del 10 agosto 2018. Ora, se vi piace il Kalashinikov, oppure il Black rifle, magari nella versione Bushmaster BR Moe in cal. 308 Win, lunghezza totale a calcio collassato di 86 centimetri, 96 alla massima estensione, 5 kg. con ottica montata e caricatore pieno, una figata; beh, adesso potrete comprarli. Potrete comprare le armi che volete, fino a possederne 12. Prima se ne potevano possedere fino a 6, ma dopo questo decreto legge che recepisce la direttiva Ue 477 del giugno 2017, voluta da Bruxelles per limitare la circolazione delle armi in chiave anti-terrorismo, l’Italia armaiola ha colto al volo la manna dal cielo e anziché mantenere il precedente limite, nello spirito della direttiva Ue, grazie al governo amico, ha raddoppiato la dotazione personale consentita di armi da sparo. Non solo. Siccome la Direttiva europea vieta il possesso di armi da guerra, ma ignora che noi italiani, furbi come faine, ci siamo inventati l’artifizio burocratico delle “armi sportive” in cui abbiamo inserito armi di vario genere, succede, fanno notare esperti del settore, che le armi che in Europa sono vietate, non lo sono in Italia. Se prima erano vietate le armi capaci di contenere nei caricatori oltre 5 colpi per le armi lunghe e 15 per le armi corte, adesso, entrambe le categorie, sono state incrementate di 5 colpi, passando, rispettivamente, a 10 e 20 colpi, ampliando così la platea delle armi consentite. Insomma, se possedete un porto d’armi e siete iscritti a una qualsiasi categoria sportiva di tiro, associazioni o federazioni, potete andare a fare spesa, tranne la domenica perché è dedicata alla famiglia, e portarvi a casa l’ultimo modello di arma d’assalto con impugnatura ergonomica. Non dovrete neppure andare in questura per fare la denuncia, basta che inviate una email certificata e siete a posto. Per il certificato medico che attesti la vostra idoneità psico-fisica per il rilascio o rinnovo quinquennale della licenza non ci sono commissioni specialistiche capaci di individuare vostre debolezze mentali, ma basta rivolgervi a un medico legale della Asl. Direte, ma se io non voglio andare a sparare ma due o tre armi me le voglio tenere in casa? Tranquilli, hanno pensato pure a voi: chi vuole acquistare e detenere armi delle cat. A6 – A7 – A8 (arnesi ad alta tecnologia mortifera, mica fionde) dovrà munirsi di licenza di collezione speciale (Art. 12 comma 7). Neppure siete obbligati a dirlo a vostra moglie o a vostro marito che avete allestito un arsenale in casa, ammenochè non intendiate, un giorno o l’altro, farle una scoppiettante sorpresa, è però vivamente raccomandato ai Tex Willer domestici di non lasciare il “ferro da tiro” in mezzo alla biancheria o fra i giochi dei bambini. Se non siete tiratori sportivi, potrete sparare fino a 62 colpi ogni sei mesi per ogni arma posseduta, ma, ricordate, solo per “effettuare prove di funzionamento delle medesime armi” in un poligono dove scaricare, insieme al serbatoio anche la vostra libidine: un colpo alla volta, oppure a raffica se siete frettolosi. Attenzione, però, a non tradire le vostre emozioni, non dovrete mostrare che vi piace. Deve apparire, come prevede la legge, che state sparando solo per verificare che le vostre armi siano efficienti, nessun’altra emozione è ammessa. Insomma, cercate di camuffare il recondito piacere dato dal prolungamento dell’organo perchè l’orgasmo da sparo la legge lo consente solo agli sportivi.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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