“Sei negra, lascia il posto sull’autobus al bianco”. Si parla di diritti, di libertà, del vecchio e molto utilizzato modo di dire “la mia libertà comincia dove finisce la tua” ma il primo dicembre del 1955 la musica che girava a Montgomery, in Alabama, era molto dissonante e la libertà era un concetto riservato solo “ai bianchi”. Una donna, Rosa Parks, si rifiutò di cedere il posto su un autobus ad un bianco e per questo atto di civiltà (in Alabama c’era l’obbligo per i neri di cedere il posto ad un bianco anche se questo fosse salito dopo sul mezzo) le costò l’arresto e la carcerazione per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. Ma quella notte, quel primo dicembre 1955, fu la notte della ricerca di un pezzo di libertà e la comunità afroamericana, guidata da Martin Luther King, si riunì per decidere le azioni da intraprendere per reagire a quell’arresto. Sono passati esattamente 66 anni da quella notte e l’episodio è stato consegnato alla storia e per molti dimenticato. Eppure, questa strana storia è accaduta quattro anni prima della mia nascita e non durante le famose e vituperate guerre puniche. Quanti di voi ne hanno sentito parlare, quanti hanno provato a riflettere su questo terribile modo di concepire il mondo da parte di quella che è considerata (con molti distinguo, almeno da parte mia) una nazione con la democrazia da esportare? Nessuna polemica, ci mancherebbe. Però – ed è un però che dovrebbe far riflettere – solo qualche decennio fa si dividevano ancora le persone all’interno di un autobus. Ditemi se quel mezzo è riuscito a ripartire miscelando i colori e gli umori. Non ne sarei tanto sicuro.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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