Stamane uno scrittore amico mio, infinitamente più noto e bravo di me, mi ha telefonato per dirmi che gli è piaciuto il mio ultimo romanzo. Mi ha fatto piacere anche che lo abbia acquistato in una libreria della sua città nella penisola senza doverlo ordinare. Ma mi ha dato da pensare soprattutto una sua digressione durante una chiacchierata sulle “presentazioni”, alle volte veri tour de force, e sulle sue esperienze in merito. Mi ha detto che durante una di queste, proprio nella sua città – una grande città -, lo aveva colpito la domanda particolarmente intelligente di un giovane del pubblico. Quando questi, al termine dell’evento, gli ha portato una copia del libro per la dedica, lo scrittore ha attaccato discorso, chiedendogli di lui. Ha scoperto che aveva una laurea magistrale in materie letterarie, un’esperienza di dottorato, un elenco di domande per l’insegnamento nelle scuole superiori e qualche chiamate per brevi supplenze. Infine il ragazzo ha aggiunto con una certa timidezza, come se si fosse deciso a rivelargli un segreto: -Lei non mi riconosce, ma in realtà ci conosciamo.-Mi scusi ma proprio…-Lei e sua moglie ordinate spesso la pizza a domicilio alla pizzeria tale e talaltra?-Certo, sono le migliori pizze.-Di solito ve la porto io.Uno può essere la persona più cortese del mondo, come questo scrittore, ma un rider non si guarda in faccia, pure se ha un dottorato. Gli si dà la mancia e via a tavola, prima che la pizza si raffreddi. Se, fatto improbabile, qualcuno del Pd mi chiedesse che cosa penso del loro dibattito alla ricerca della sinistra perduta, gli racconterei la chiacchierata di stamane con lo scrittore famoso.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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