In fila alla cassa, con un po’ di spesa. Dietro di me Djang, ragazzino senegalese che conosco da diverso tempo, sempre appostato con accendini e calzini all’uscita. Ha una bustina con un panino, costo 0,99. Lascia che te lo pago io, faccio.
Djang è un ragazzino simpatico, e gli ho voluto offrire un panino.
Eppoi, in Sardegna, si è sempre fatto di offrire qualcosa a chi viene da fuori.
La giovane commessa mi guarda stralunata. Ora per farci aiutare, bisogna essere negri. Mi dipingo di nero! Esclama sarcastica.
Lo dice rivolgendosi alla signorotta impellicciata che ho a fianco. Lo dice con l’aria di chi può tranquillamente dire certe cose, che tanto non solo non c’è censura, ma persino approvazione sociale.
Infatti la signorotta rincara la dose. Incominciano a inveire entrambe su una presunta paga statale di 800 euro mensili che questo ragazzino, secondo loro, prenderebbe.
Una delle tante, troppe patacche e leggende che fanno girare ad arte per ingannare la gente.
Patacche che partono, spesso, dai centri del potere.
Mi domando quando è iniziato questo degrado culturale. Forse da quando un partito smaccatamente razzista come la Lega è andato al governo.
Vorrei spiegare che è un vecchio trucco, alimentare l’odio e la diffidenza, mentre quelli continuano tranquillamente a portare avanti politiche di distruzione dello stato sociale. Vorrei raccontare dello scandalo Romano, dove i fascisti razzisti rubavano approfittando dell’odio verso il diverso.
Le ho mandate a qual paese. Non ho più voglia né tempo per spiegare, per discutere. Continuate a farvi prendere per il culo, gli faccio. Arrivederci e buon Natale.
Non ho aggiunto altro. Non mi andava di infierire con degli infelici.
Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna, e "La Mano Destra della Storia", sul problema storiografico sardo.
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