“Asalam Alaykom om Alì (pace a te madre di Alì) avresti una bottiglia d’acqua fresca da regalarci ? ” Questa era la frase che i venditori ambulanti ripetevano a mia nonna ogni mattina quando la vedevano affacciata dal balcone di casa. Fino a 15 anni fa in Egitto, avere il frigorifero dentro casa era un bene di lusso per molte famiglie. Mia nonna abitava in un quartiere molto popolare, dove in alcune case mancava anche l’acqua, figuriamoci un frigorifero. Tuttavia, nonostante i pochi soldi che mio nonno le dava, mia nonna era riuscita comunque a comprare un frigorifero, permettendo così ai suoi figli di bere acqua fresca nella calde e afose giornate. La sua casa era diventata un punto di riferimento per il quartiere. Lei era la signora buona che regalava bottiglie ghiacciate a chi già dall’alba si incamminava alla ricerca di un pezzo di pane da guadagnare. – Fai del bene e buttalo nel mare ! – Perché nonna ? – Perché il mare non riporta mai niente indietro, come il bene che fai, non devi aspettare che torni. Mia nonna si spense tempo fa, e con la sua assenza si spense anche la luce che emanava la sua piccola casa, piena d’amore per i figli e per i nipoti. Ancora oggi, in molti si ricordano di ” Om Alì ” e passando sotto casa fanno una preghiera a quella donna generosa che ogni mattina salutava dal suo balcone. Ecco, il bene che Om Alì lasciò al mare, è ritornato a riva sotto forma di preghiere.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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