Sono giorni duri. Per chi conosce La Maddalena e legge i giornali, è facile capire a cosa mi riferisco. In nome dell’ambiente, della natura, si sta combattendo una guerra di posizione che vede in prima linea politici, funzionari, imprenditori. Pur facendo salva la buona fede di qualcuno (non di tutti), il quadro che ne viene fuori è che la difesa dell’ambiente possa anche essere una cosa ipocrita, e che chi la fa non sappia nulla dell’ambiente, nel senso dell’OIKÒS, dell’ambiente-casa che ci contiene. C’è chi dice di voler proteggere l’ambiente mentre sta solo proteggendo la propria ideologia o la propria figura, e poi dell’ambiente non conosce gli scorci, i dettagli, i profumi, le singole storie.
Per fortuna mia esiste la domenica, ed esiste Caprera, che sarà possibile girare ancora in lungo e in largo, grazie anche a certe battaglie che sono felice di aver fatto. Spero di poter dire presto la stessa cosa per Budelli. Sempre per quella stessa fortuna succede di passeggiare per Caprera e di sentire ancora il profumo più spettacolare di tutti: quello del fiore della Smilax aspera, o Salsapariglia, o Stracciabraghe. Avete presente il miele di castagno? Moltiplicatelo per dieci e avrete un’idea. Non è solo il profumo del fiore, però, è anche l’arrivarci con le gambe un po’ stanche, con la faccia accaldata che si prende qualche sferzata di vento fresco, con il braccio che prude per un graffio appena recuperato strisciando su un ramo; e c’è anche lo spalancato immenso azzurro del cielo, e le creste durissime del granito che ti circondano, e il mercato di profumi concorrenti, tutto intorno, a ondate che è impossibile fermare. È un fiore piccolissimo quello della Smilax, che fa dei minuscoli grappoli biancastri. Ha un bellissimo profumo di libertà.
Nacqui dopopranzo, un martedì. Dovevo chiamarmi Sonia (non c’erano ecografi) o Mirko. Mi chiamo Luca. Dubito che, fossi femmina, mi chiamerei Sonia. A otto anni è successo qualcosa. Quando racconto dico sempre: “quando avevo otto anni”, come se prima fossi in letargo. Sono cresciuto in riva a mare, campagna e zona urbana. Sono un rivista. Ho studiato un po’ Filosofia, un po’ Paesaggio, un po’ Nuvole. Ho letto qualche libro, scritto e fatto qualche cazzata. Ora sto su Sardegnablogger. Appunto.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
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Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
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