Ho deciso di rischiare e sono uscito per una lunga camminata. Faceva caldo, come non l’ho mai conosciuto, a novembre. Ma tirava vento e a nord il cielo era livido, se la corrente l’avesse sospinta verso di me la tempesta non mi avrebbe lasciato scampo. Sono uscito lo stesso e non sono tornato indietro. Le auricolari mi sparavano la radio nel cervello, mi pareva di camminare come in una stanza ovattata. Però nel perdermi tra le colline il segnale spariva e allora sentivo i passi rimbombare sull’asfalto, nel silenzio. Le nuvole scorrevano veloci sul mio orizzonte, ora avevano coperto ogni luce e sulla mia coscia scoperta ho sentito una puntura di spillo: forse la prima goccia di pioggia. Non c’erano i cavalli, nella tanca di Rena, le mucche coricate su un fianco mi fissavano stranite in un ballo di mandibole.
Un brivido di freddo mi ha attraversato il corpo.
Quando sono arrivato in cima alla collina, ho gioito nel vedere il mare brillare di sole. Ad ampie falcate mi sono lanciato verso il villaggio, ora sentivo la faccia bruciare di un caldo estivo. Ho chiuso gli occhi per orientare i sensi verso quel calore benedetto. Ora la strada è trafficata e io striscio sui guardrail. Studio attentamente gli sguardi di commmiserazione di quelli che mi incrociano: è difficile, oggi, considerare normale uno che si sposti per chilometri sui propri piedi, un passo dopo l’altro.
La lentezza ha qualcosa di sbagliato.
L’altro giorno un tizio ha abbassato il finestrino e mi ha urlato: “Vai e cercati un lavoro!”. Volevo convincermi che stesse scherzando, ma non credo fosse stato più serio in vita sua.
Sono arrivato a casa che era estate piena e il vento si era quietato. La mia camminata è durata una vita: stagioni, l’ansia del temporale, momenti di clamore e altri di silenzio, gente che ti sorride, si beffa di te, ti dedica curiosità. Va tutto bene.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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