“Le donne sono tutte puttane!”
Non credo ci sia uno dei miei lettori che non concordi sul fatto che chi dice—o anche solo pensa—questa storica frase sia un mentecatto.
Un sottosviluppato.
Uno di destra.
Un mentecatto, sottosviluppato di destra.
Mi si gonfia il petto di orgoglio solo a scriverlo: mentecatto, sottosviluppato di destra!
E come ti rotola bene in bocca.
“Gli uomini sono tutti violenti!”
Non credo che le mie lettrici sarebbe altrettanto pronte a pronunciare lo stesso verdetto su una donna che dica questa coglionata pazzesca.
Sento già i “ma”, gli “in effetti”, perfino qualche nostalgico “nella misura in cui”…
Nella misura in cui “femminista” è una definizione neutra e al limite un complimento, mentre “maschilista” è un insulto, è chiaro che, da una quarantina d’anni a questa parte, un gran numero di donne, ma anche un gran numero di uomini—con la coda di paglia?—si è bevuto il cervello.
Esiste un femminismo miserabile, sottosviluppato, di destra, al limite del razzismo.
Ed esistono tanti maschi evidentemente divorati dai sensi di colpa che gli reggono la coda.
Come ha scritto Marco Pitzalis su Facebook: “Quando una donna uccide, si intervista uno psichiatra, uno psicologo, ma quando uccide un uomo, si intervista un sociologo.”
La donna violenta viene automaticamente classificata come “deviante” e riceve d’ufficio le attenuanti del caso: il suo è un caso individuale.
Quando, in famiglia, a uccidere è un uomo, improvvisamente ci troveremmo di fronte a un problema sociale: “La piaga del femminicidio”.
Se una donna ammazza i propri figli, le altre donne non vengono coinvolte nella condanna.
Se invece è un uomo a uccidere, tutti gli uomini—e la loro cultura “maschilista”—devono giustificarsi.
Ogni volta che succede—e, per fortuna, succede sempre di meno—ci sono schiere di maschi che si stracciano le vesti per la chiamata di correo che ogni “femminicidio” comporterebbe.
Ma perché non se ne vanno a cagare?
Questo è esattamente quello che fa Salvini con i Rom: uno ha ucciso, “Ma non è un caso. Tutti i Rom sono colpevoli.”
Ma perché non se vanno a cagare?
Cosa direste se i Rom facessero lo stesso di questi femministi autorazzisti?
E come definire le donne che generalizzano sui maschi in modo ancora più folle e becero di quello di Salvini, se non come mentecatte, sottosviluppate, razziste di destra?
Femminismo salvinista, ma diffuso soprattutto in quella corte dei miracoli che è la “sinistra” italiana.
E tutto questo, ovviamente, tralasciando il fatto che anche le donne sono violente.
Anche le donne ammazzano i loro partner.
Cercatevi le statistiche internazionali.
Esiste qualcosa anche sull’Italia.
Pochi temerari hanno provato anche in Italia a studiare il fenomeno della violenza all’interno della coppia, senza lasciarsi rincoglionire dalla pazzia collettiva degli italiani “femministi”.
Violenza all’interno della coppia, eh!
Cercateveli gli articoli su Internet.
Ne ho pubblicato anche io nel mio blog: bolognesu.wordpress.com
Ovviamente, l’invito è rivolto a chi dubita, non a chi ha soltanto certezze.
Quelli rimangano pure nel loro inferno popolato da maschi violenti e assassini.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
3 ottobre 2013: la strage di Lampedusa (di Giampaolo Cassitta)
Il prete e il povero (di Cosimo Filigheddu)
I giornali di oggi (di Cosimo Filigheddu)
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Guarderò Sanremo. E allora? (di Giampaolo Cassitta)
Quel gran genio di Lucio Battisti (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.703 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design