A pensarci bene la storia della scissione non mi ha entusiasmato perché non mi appartiene. Non mi son piaciute le parole di Veltroni e di Fassino in difesa di Renzi, non mi sono piaciuti Emiliano e Bersani in combutta con d’Alema. Tutto possiamo dire ma questa cosa non c’entra nulla con la sinistra. L’ho capito leggendo la storia delle minatrici delle Asturie che lottano per mantenere il loro posto di lavoro: un lavoro in miniera, contro tutto e contro tutti. Gente che ha combattuto contro il franchismo, che ha urlato negli scioperi, che ha sudato per ottenere il diritto di lavorare. Le “mujeres del carbon” ogni giorno si calano nelle viscere delle Asturie a difendere il loro posto di lavoro e a sperare che quella miniera non chiuda come quelle ingelsi, quelle sarde, quelle tedesche. Lotte che non si conoscono in un’Europa tutta dedicata ad altro: l’evoluzione delle fonti energetiche ha fatto il resto e tra il 2018 e il 2019 tutte le miniere del vecchio continente dovranno chiudere. Ho guardato i volti di queste donne con i caschi da minatrici, le ho guardate e mi sono commosso: non bastavano le lacrime al funerale di Enrico Berlinguer, non bastavano quelle di Occhetto quando chiuse la storia del PCI, non bastavano quelle che volevano farci versare questi giovani rampanti ed intraprendenti che non riescono, neppure impegnandosi, a guardare a sinistra: dove ci sono le Mujeres del carbon, dove ci sono gli operai, quelli dell’Alcoa, i pastori, i ragazzi dei call-center, quelli che sperano di poter dare un valore alla parola “sinistra”. Che non è quella di Renzi e neppure quella di Emiliano o D’Alema. Diciamolo una buona volta.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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