A volte non si capisce dove cominci la realtà e finisca la fiction. E viceversa. Io, per esempio, la storia della Regina Elisabetta d’Inghilterra, di Meghan (che, ricordo, è stata una brava attrice di una rinomata serie TV, Suites) di suo Marito Harry, quasi principe ed oggi detronizzato e rispedito nella polvere come semplice figlio di Lady Diana non l’ho capita. Meglio, l’ho miscelata con le varie serie Tv e con quanto i tabloid inglesi scrivono ormai da giorni. I britannici, si sa, della regina hanno un culto particolare che noi non riusciamo neppure a comprendere (i nostri vecchi reali, d’altronde, non brillarono per empatia e forza d’animo) e nutrono nella figura di “sua altezza reale” un profondo rispetto. L’intervista di Meghan e Harry sembra un sussulto, un urlo contro il cielo, uno schianto paragonabile quasi alla recente vittoria dei giovani Maneskin a Sanremo (lo so, esagero, mi serviva per rimettere tutto nel mondo dello spettacolo). Però quell’urlo è stato recepito e la regina, pare di persona personalmente, si dice “addolorata” dalle presunte frasi razziste pronunciato a Palazzo su Archie, il figlio dei duchi di Sussex. Mi immagino cosa succederà: Elisabetta chiederà al suo ciambellano di corte di convocare, in forma ovviamente privata, i figli e i nipoti tutti per comprendere se le frasi sul ragazzino forse “troppo nero” siano state davvero pronunciate e da chi. Un po’ come nella fiction “The Crown” quando la regina doveva comprendere chi fosse il figlio prediletto e decise di effettuare dei colloqui per capirlo. Ecco, la vedo così e non so, a questo punto, dove finisca la realtà e cominci lo sceneggiato. Oppure è tutto reale (e regale) o tutta fiction. Chissà.
Giampaolo Cassitta
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
La patria è il mondo. (Di Giampaolo Cassitta)
31 luglio 1979, in mezzo al mare nasce Andrea (di Francesco Giorgioni)
Temo le balle più dei cannoni (di Cosimo Filigheddu)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Sanremo non esiste (di Francesco Giorgioni)
Elisa o il duo Mamhood &Blanco? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.764 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design