Ehi tu cinghiale, dico a te. Fermati un attimo e ascoltami attentamente perché stavolta l’hai combinata grossa. Come hai osato entrare nell’orticello di un consigliere regionale e spettinargli tutta l’erbetta?
Ma dico, sei fuori di testa?
Non puoi commettere una simile infrazione.
Pensa che la tua invasione ha decretato la sua dichiarazione di simpatia nei confronti dei cacciatori. Ma tu guarda, tempo fa pastori e cacciatori si disprezzavano profondamente ed ora l’odio nei tuoi confronti arriva addirittura ad unirli nel comune proposito di sbarazzarsi di te, a qualunque costo. Come dici? Cercavi cibo? Ma che pretesa è quella di mangiare?
La nutrizione non è contemplata come motivazione plausibile per sconfinare nella proprietà privata. E vabbè, se non scorgi i cartelli e violi le recinzioni perché non le conosci ed appartengono al codice degli uomini non è un problema che lo riguarda: la legge non ammette ignoranza. Vedi di farteli spiegare da qualcuno, mettiti a dieta, trova una soluzione perché non sono problemi del consigliere.
Ce n’era un altro, tempo fa, un tale esponente del PDL sempre facente parte del Consiglio Regionale che, per arginare il problema dei randagi, proponeva la loro cremazione in massa.
Te lo ricordi?
Hanno rischiato grosso i tuoi cugini cani, in quel periodo. Poi quel tale si era ricreduto, dopo la mole di lamentele degli animalisti scandalizzati, pure la Brambilla l’aveva bacchettato, aveva fatto un passo indietro cercando di cucire addosso a quella proposta un cappottino meno tragico che ne celasse almeno in parte la crudeltà. Insomma aveva cercato di migliorare la situazione e, nella misura in cui l’ergastolo è migliore rispetto alla pena di morte, aveva testualmente affermato “Era una provocazione, non poteva essere una proposta seria, sono un cacciatore e amo gli animali”. Hai capito? Uccidere gli animali per diletto ne testimonia l’amore. Me cojoni!
Stai attento, cinghiale. Ché a quanto pare tra gli scranni del consiglio circola un virus portatore di minchionerie che periodicamente colpisce i membri, così random. Ora ha infettato quest’altro secondo cui i cacciatori dovrebbero essere la soluzione ai danni provocati dai cinghiali sull’agricoltura. Lo so, lo so e tu hai ragione a ribadire che il numero degli esemplari è aumentato in maniera considerevole proprio a causa della caccia. Studi del settore lo confermano e lo riaffermano fino allo sfinimento. Ma cosa vuoi che gliene freghi a quello lì se in futuro il numero dei cinghiali aumenterà a dismisura, se il disturbo arrecato dalla caccia provoca un aumento della fertilità nella tua specie, e quindi dei danni. L’importante è che ora i cacciatori gli risolvano il problema nell’immediato e chi, eventualmente, subirà l’effetto boomerang nel tempo s’arrangi.
Non sono problemi suoi, l’importante per lui è preservare e conservare il proprio orticello.
Tutto il resto è fuffa. Ti stupisci caro cinghiale? Io no!
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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