Ieri sera ho partecipato a un consesso di persone perbene. Ancora nella mia città ce ne sono parecchie di queste adunate. Era la presentazione di un bel libro-intervista con Manlio Brigaglia curato da Sandro Ruju e Salvatore Tola. Prima e dopo, nelle chiacchiere tra amici, si è parlato molto della raccapricciante reazione di innumerevoli utenti di Facebook al ricovero di Benigni nell’ospedale di Sassari per una caduta. Una valanga di odio insensato, un’esplosione di pericolosi rancori chissà da quando covati ma tenuti a bada in passato persino da una destra più responsabile di quella che ci governa adesso e attualmente usati per consolidare il potere di gente che in fondo rappresenta gli interessi proprio quei “ricchi” che la loro massa rancorosa e infelice dice di odiare. Ma ai miei amici ho fatto notare che la più significativa di queste spaventose eruzioni non riguardava Benigni, bensì “Famiglia Cristiana”. Come è noto il settimanale ha dedicato un copertina a Salvini, criticandolo. Il fatto ha suscitato la rabbiosa reazione di un pubblico che avresti detto cattolico tradizionalista e oltranzista. Invece no, l’avere toccato Salvini ha suscitato reazioni non contro una presunta chiesa antisalviniana ma contro tutta la chiesa. Tanto che sono apparsi applauditissimi commenti del tenore: “Perché Famiglia Cristiana non parla dei preti pedofili?”. In uno di questi profili un signore, senza una parola di commento, a mo’ di risposta ha postato una copertina di Famiglia Cristiana con un durissimo attacco ai preti pedofili sulla quale campeggia il titolo “Maledetti pedofili”, a dire che il giornale non si era certo sottratto: oportet ut scandala eveniant. La risposta sostanzialmente è stata: “E tu ti fidi?”. Cosa vuol dire? Non mi devo fidare di una cosa che ho sotto gli occhi, che esiste davvero? E quindi mi chiedo e mi piacerebbe chiedere a Salvini e a quelli come lui: ma non avete paura che questa folla impazzita un giorno, da un momento all’altro, vi si rivolti contro? Siete ben sicuri di avere la forza e l’intelligenza di riuscire a controllarla? Di continuare ancora a lungo a indirizzarla verso i vostri fini? Cosa succederà quando si accorgerà che questi fini non coincidono con i suoi? Sapete che contro Mussolini, dopo il 25 luglio del ’43, i più feroci e infami non furono certo coloro che lo avevano combattuto ma quelli che lo avevano acclamato? E Mussolini, oltre a essere molto più pericoloso, aveva anche più cervello di voi.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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