E’ drammatico che quando un personaggio come Di Battista spiattella la sua ignoranza delle cose, ci siano tanti che gli danno ragione. In un talk, per dire che lui è un coraggioso anticonformista e difende la Russia, ha tirato fuori la vecchia impostura su Benigni che nel finale de “La vita è bella” ha fatto liberare il campo di concentramento dagli americani anziché dai russi: come è avvenuto realmente, sostiene Di Battista. La vecchia balla, ai tempi del film, narrava che Benigni avrebbe commesso il falso storico per avvantaggiarsi nell’assegnazione degli Oscar. Chiunque abbia visto il film, che sia o meno piaciuto, avrà invece constatato che il campo di concentramento non viene indicato e potrebbe quindi essere Dachau, Mauthausen o un altro di quelli liberati dagli americani, i quali avanzavano da occidente mentre l’Armata Rossa, che liberò Auschwitz, avanzava da oriente. Specifico per i seguaci del complottismo a tutti i costi, dai vaccini alla guerra in Ucraina: se ti metti davanti alla carta geografica, occidente sarebbe a sinistra (la mano del demonio), oriente a destra (la mano di Gesù). Informo anche, ma forse sono troppe nozioni, che alcuni ufficiali americani rimasero tanto sconvolti da ciò che videro e così arrabbiati per il menefreghismo dei civili tedeschi che abitavano intorno a uno di questi campi, i quali pretendevano di non conoscerne l’esistenza, che costrinsero la popolazione di alcune cittadine, esclusi i bambini, a visitare quel luogo e aggirarsi tra i cumuli di cadaveri scheletrici, mentre le signore tedesche ariane si coprivano il naso con un fazzolettino per il gran puzzo. Guardatevi le riprese cinematografiche, sono reperibili in qualsiasi mediateca internet e le divise americane sono ben visibili.
Nato nel 1951, ottobre (bilancia, ma come tutti quelli della bilancia non crede nell'oroscopo). Giornalista dal 1973. Scrive anche altra roba. Ma gratis, quindi non vale.
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