Appaiono sul palcoscenico sfocate, come nelle vaghe luci di un sogno, mamma Mariuccia e zia Lidia. Poi in primo piano appare lui, Enrico. Bibì per mamma e zia. Snello, elegante, di facile ma... Leggi tutto
Quando fingere è un mestiere, a esempio un attore, la vita può complicarsi: la vita di dentro voglio dire, perché la devi comprimere dentro mille maschere di ferro in mille giorni su mille p... Leggi tutto
La fame è una costante della farsa. La fame cieca, onnivora, cattiva, quella di Saturno che mangia i suoi figli, la fame sublimato di miseria. Sarà brutto dirlo, ma, se saputa trattare, è da... Leggi tutto
Antonio Petito era quasi analfabeta, scriveva due caratteri per ogni foglio, ogni commedia gli costava dieci risme di carta, diverse penne e vari bottiglioni d’inchiostro. Del quale,... Leggi tutto
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
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