Scopro, da adulto, che Topo Gigio e Richetto sono la stessa cosa e alla notizia son stato male. Ma come? Tra i due amavo Richetto e non sopportavo il saccente Topo Gigio (ma cosa dici mai). Non vedevo l’ora che apparisse lo scolaro eternamente bocciato allo Zecchino d’oro mentre io andavo brillantemente avanti alle scuole elementari. Era stupendo aver superato Richetto, era bello aver raggiunto l’obiettivo di trovarsi davanti un ragazzo grande che non riusciva a proseguire gli studi. Poi un giorno scopri che quel grande attore che interpretava magnificamente Richetto era Peppino Mazzullo e la voce di Topo Gigio era… di Peppino Mazzullo. Capite che se l’avessi scoperto a sette anni avrei avuto un trauma dal quale non mi sarei più ripreso? Tra l’altro avevo scoperto ormai adolescente che la prima voce di Topo Gigio era quella di Domenico Modugno (mica cotiche) e che il topastro si è fatto strappare di coccole anche dal mito eterno di Raffaella Carrà. Ho amato poco Topo Gigio considerato da me saccente, curiosone e un po’ stronzetto (alla pari di Topolino) mentre, da sempre, sono stato con Paperino, Villy il Coyote e Richetto, grandi signori che sapevano perdere. Insomma, questo accadeva alla fine degli anni sessanta e per essere più precisi l’esordio di Topo Gigio è dell’11 febbraio 1959 nel programma televisivo Alta fedeltà. Topo Gigio compie 63 anni e io sono più piccolo di lui di qualche mese, ma nonostante siamo quasi coetanei io sono sempre dalla parte di Paperino e di Willy il coyote. Buon compleanno Topo Gigio, senza nessun “strapazzamento di coccole”.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Cara Cora (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design