Platamona, la spiaggia dei sassaresi, la Rotonda, la sua piazzetta. Un fiore all’occhiello fino a qualche decennio fa, ma una desolazione in questi ultimi anni.
Platamona e Marina di Sorso, il cui simbolo del degrado resta sempre il rudere del glorioso Lido Iride, dove ha trascorso le notti d’estate la meglio gioventù sassarese degli anni sessanta e settanta.
Chilometri di arenile che vanno dalla torre di Abbacurrente fino quasi a Castelsardo, forse la spiaggia più lunga della Sardegna, pressoché abbandonati, non valorizzati, sporchi, disseminati di detriti di ogni genere, di spazzatura, di ruderi abbandonati con la sterpaglia che avanza a ricoprire parte delle dune.
Eppure ancora molti sassaresi vanno alla Rotonda, che è pur sempre la spiaggia più vicina alla città, e in questi giorni di torrido luglio è particolarmente frequentata. Ragazzi e famiglie con bambini piccoli, soprattutto, che scendono a Platamona in tram, quello dell’ATP, che proprio alla Rotonda fa capolinea, o in macchina, che ormai la Rotonda è un enorme parcheggio, nonostante i cartelli di divieto di sosta, che paiono dimenticati dal tempo delle gloriose serate della sassareseria.
E oggi la Rotonda è stata teatro di una tragedia sfiorata: il muro di contenimento della piazza, con i pilastrini che reggono la ringhiera, è crollato, intorno alle 13 e 30, travolgendo diversi ragazzini che erano sdraiati all’ombra.
Due sono stati semisepolti e hanno riportato gravi traumi, mentre altri se la caveranno con diverse escoriazioni e una grande paura.
I soccorsi, prestati immediatamente da chi ha assistito al crollo, sono stati tempestivi: non è stato facile liberare dai pesanti blocchi di trachite i due giovani che hanno avuto la peggio, e ancora una volta è stato possibile vedere tra i più attivi, tre o quattro giovani extracomunitari che hanno mollato la loro merce per scavare e spostare i pesanti blocchi crollati.
Nata quasi a metà del secolo scorso, ha dato un notevole impulso, giovanissima, all'incremento demografico, sfornando tre figli in due anni e mezzo. La maturità la raggiunge a trentasei anni (maturità scientifica, col massimo dei voti) e la laurea...dopo i sessanta e pure con la lode. Nonna duepuntozero di quattro nipotini che adora, ricambiata, coi quali non disdegna di giocare a...pallone, la sua grande passione, insieme al mare.
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