APPELLO Una coppia di turisti olandesi sbarca in Sardegna per una vacanza. Trascorrono una settimana a Baja Sardinia, poi decidono di prolungare il soggiorno perché incantati da tanta bellezza. Partono per un’escursione nell’entroterra e verso le 11 di ieri, 15 giugno, decidono di fermarsi nei pressi di Berchidda, per fare delle foto sul lago Coghinas. Lasciano la macchina e camminano per un po’, alla ricerca degli scorci più suggestivi. Poi intravedono un’utilitaria che si allontana velocemente. Tornano verso la loro auto e trovano le portiere forzate. Mancano le valigie e le borse con i documenti. In un attimo si ritrovano senza neppure un paio di mutande e privati dei passaporti, indispensabili per ripartire sabato in Olanda. A quanto pare, dovranno andare in settimana a Cagliari per poterne avere una copia. Nel frattempo, hanno dovuto acquistare nuovi vestiti e lo stato di emergenza li ha privati della vacanza. Quando vanno a sporgere denuncia, scoprono che esattamente nello stesso luogo, il giorno prima, lo stesso inconveniente era capitato ad una coppia di tedeschi. Derubati anche loro di tutto ciò che avevano imprudentemente lasciato nel mezzo. Mostriamo loro che in Sardegna le persone civili sono molto più numerose dei farabutti e diamo prova della nostra ospitalità: chi sa qualcosa o dovesse trovare i bagagli, chiami al numero 3284560908
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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