Apprendo dalla pagina Facebook “Italia patria mia” che alle tante macchie della carriera politica di Romano Prodi si aggiunge una vera patacca, colorata di cioccolato e pistacchio e altri gusti a vostro piacere: il rincaro dei gelati. “Se un gelato da 1500 lire oggi costa tre euro, sappiate che la colpa è sua”, cioè di Prodi, avverte una di quelle pagine-manifesto che sono il format comunicativo più in uso su questi spazi social: tre righe di testo strillate, studiate per far esplodere l’indignazione di chi non sa riconoscere l’idiozia di messaggi di bassa propaganda politica distorti, qualunquisti e superficiali. Non è colpa dei commercianti, non è colpa del caro vita, non è colpa manco dell’euro: se una gelato è diventato un bene di lusso accessibile a pochi, la colpa sarebbe di Prodi (segnalo che al mio Paese, Arzachena, le gelateria stanno spuntando come funghi, nonostante Prodi). Non si sa quale fosse questo gelato da 1500 lire in vendita in una mitica, ma imprecisata, età dell’oro dolciario, non esiste neppure alcun raffronto tra questo fantomatico cono da 1500 lire e quello da tre euro di oggi, ma sappiamo bene che non ha molto senso sprecare del tempo a confutare le false informazioni che da anni hanno invaso la rete: chi ci crede continuerà a crederci, qualunque argomento si possa opporre a certe sciocchezze. Nel caso specifico, la pagina dove Prodi viene chiamato a rispondere dell’inflazione che avrebbe colpito la stracciatella ha avuto un migliaio di like e altrettante condivisioni. Io i nuovi fascismi li vedo molto più nell’idiozia di queste semplificazioni idiote, anziché nel classico e abusato schema secondo cui è fascista tutto ciò che viene considerato di destra. Io il nuovo fascismo lo vedo nella negazione della complessità del mondo che passa attraverso luoghi comuni, titoli di giornali strillati e campagne di informazione da quattro soldi che sollecitano la nostra reazione. Quotidianamente travolti da mille messaggi, ci si chiede di avere un’opinione e un’idea su tutto e siamo tenuti a formarcela, questa idea, in pochi minuti, anche a costo di contraddire le conclusioni di chi sull’argomento del nostro interesse ha passato anni a studiare. Il fascismo si basava su poche, schematiche ed elementari idee: il culto del capo infallibile, la patria, il partito unico, le donne a casa a cucinare e far figli, la forza, la superiorità civile di un popolo sull’altro. Il mondo ridotto ai minimi termini, basato su dogmi indiscutibili. Una visione del mondo che, piaccia o no, in Italia ebbe un larghissimo consenso, proprio perché toglieva a molti connazionali l’impiccio di pensare troppo. I nuovi fascismi oggi li vedo in queste semplificazioni, in questa negazione della complessità del mondo e nella sua riduzione a pochi schemi che attraversa molta della nostra informazione e stimola il nostro bisogno di sentirci parte del mondo, senza troppi sforzi. Il politico è sempre ladro, il dipendente pubblico è sempre fannullone, l’immigrato è naturalmente portato a delinquere, il politico di destra è sempre fascista, Ligabue suona solo canzoni di merda e Massimo Ciavarro – che vedo ora intervistato in tv – non potrà mai essere nulla più che un volto da fotoromanzo: se si parte da questi pregiudizi, tutto sarà più facile da leggere e spiegare e si potranno assemblare nuove maggioranze. Credo che il simplifascismo sia in tutti noi e non sempre abbia a che vedere con le nostre appartenenze politiche. Bisogna saperlo combattere, riappropriandoci dei nostri tempi e del diritto a non avere un’idea su tutto.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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