Ha mentito davanti agli uomini. Una civetteria per una diva completa: sino alla fine ha dichiarato di avere “solo” 85 anni e non novanta. Si trovava all’ospedale da ottobre la Musa che ha fatto impazzire il Principe De Curtis, in arte Totò. Silvana Pampanini, la prima e più popolare delle attrici “maggiorate” ha smesso di cavalcare il palcoscenico della vita. Non sopportava di invecchiare. Continuava a truccarsi, a mettere buffe parrucche, a nascondersi gli anni. E’ stata una bellissima donna. Nel 1946 partecipò al concorso di Miss Italia ma non vinse solo per pochi voti. Ma si prese una grande rivincita nei confronti di Rossana Martini, rimasta completamente sconosciuta. Lei incarnava il sogno degli uomini di allora: si usciva da una guerra, si cominciava a ricostruire e le dive, le vamp, facevano parte di un immaginario collettivo piuttosto casereccio. Un giorno disse di avere avuto più spasimanti che mal di testa. Fliltrò con molti. Anche con Fidel Castro, Omar Sharif, Orson Welles e Totò. Soprattutto Totò. Fu lui lo spasimante più irrequieto, colui che tentò in tutti i modi di farla innamorare. La leggenda dice che “malafemmena” fu scritta per Silvana Pampanini. Ma non è vero. Ha camminato lievemente e con allegria spumeggiante dentro una vita intensa, coloratissima, piena di soddisfazioni. Se ne va, ballando delicatamente, con quelle gambe bellissime, costruite per incantare. Se ne va cantando lievemente: “Ma dove vai, bellezza in bicicletta”. Probabilmente anche da quelle parti proverà a nascondere l’età. E, anche da quelle parti , faranno finta di non sapere. Mica si chiede l’età alle dive. Neppure nell’eternità.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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