Ci sono strane alchimie difficili da spiegare, soprattutto in un mondo complesso come quello attuale dove sono le divisioni, le urla, i muri a farla da padrone. Non si capisce quindi perché undici persone (come se fossero una variegata squadra di calcio) debbano unirsi in associazione di volontariato e promozione socio-culturale. Persone che, beninteso, non si conoscevano neppure tanto bene e che grazie a quelle strane alchimie che fanno incrociare le strade ed i destini, hanno costruito uno sgangherato e gioioso blog su facebook, seguito da un serioso sito. Ci hanno creduto, hanno continuato, hanno scommesso e, infine, sono diventati associazione. Stiamo parlando di noi, di quelli di Sardegnablogger o, come dice qualcuno dei nostri: quelli di sardegnablò. Perché un’associazione culturale? E perché no, ci verrebbe da rispondere. Abbiamo costruito qualcosa di davvero molto bello e, probabilmente anche di una certa utilità. Abbiamo girato la Sardegna proponendo i nostri reading. Siamo armati di parole e vogliamo, proprio con le parole, provare a migliorare il campo dell’informazione, dello spettacolo, della comunicazione e dell’arte. Quando siamo nati, nel 2013, avevamo pochissime regole, ancora valide e legate tutte alla libertà e al rispetto. L’associazione Sardegnablogger, che ha avuto la luce in questi giorni di avvento, si impegna a combattere ogni forma di intolleranza, emarginazione, razzismo promuovendo qualsiasi forma di dialogo e di convivenza civile. Siamo testardi, è vero. Ma, come dire: abbiamo queste meravigliose idee che ci girano intorno. Vogliamo esercitare l’attività di giornalismo in tutte le sue forme, siamo iscritti all’albo dei giornalisti. Ma non basta. Con l’associazione vorremmo, insieme a voi, pubblicare non solo materiali informativi, ma occuparci di editoria, saggistica, testi teatrali, canzoni; vorremmo organizzare ed interpretare rappresentazioni come i recital, reading, dibattiti e tavole rotonde, organizzare campagne di sensibilizzazione formative e informative, vorremmo promuovere la cultura in tutte le sue forme. Insomma, come si diceva una volta: siamo realisti, chiediamo l’impossibile. Ma la nostra associazione non potrà esistere senza di voi: gli oltre diecimila soci virtuali che ci seguono su Facebook, che hanno letto le nostre pagine sul sito (sono ormai oltre quattro milioni i contatti) e che continuano a seguirci. L’associazione Sardegnablogger nasce soprattutto per colpa vostra: della vostra curiosità, del vostro impegno, della vostra caparbietà, della vostra voglia di intervenire e di non essere spettatori passivi e silenti. Ecco, nel 2013 avevamo una bella voglia di scrivere che ci è rimasta immutata: con l’Associazione Sardegnablogger si è aggiunto l’impegno di voler comunicare in tutte le forme. Sappiatelo: siamo gente pericolosa perché ci innamoriamo di tutto e vogliamo continuare qualcosa che era nato per raccogliere parole. Un piccolo e resistente crogiolo dove, oltre alle parole, ci sarà dell’altro: la voglia di essere protagonisti insieme a voi in un processo culturale che ci farà crescere e riflettere. L’associazione Sardegnablogger è a vostra completa disposizione.
Francesco Giorgioni, Fiorenzo Caterini, Nardo Marino, Salvatore Dessena, Giampaolo Cassitta, Alba Rosa Galleri, Cosimo Filigheddu, Romina Fiore, Maria Dore, Luca Ronchi, Andrea Viola
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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