Settemila nuraghi si ergono sul suolo della Sardegna. Settemila templi magici? Fortezze militari? Cumuli di pietre costruiti per abbellimento? Magazzini alimentari? (c’è chi disse persino questo). Nel dubbio sappiamo che sicuramente, 7.000, è un numero quasi magico, altamente simbolico. E noi di SARDEGNAblogger, leggendo poco fa quel “7.000”, ci siamo sentiti in estasi.
Settemila “internauti” (termine un po’ fuori moda ma sempre valido) hanno messo il loro “like”, “mi piace”, alla pagina di SARDEGNAblogger da quando questo forum-nido-rifugio di teste pensanti, mani frenetiche e consumatori di tastiere ha visto la prima luce. Un numero che è una certezza, un numero che è un auspicio per il futuro. SARDEGNAblogger, ora, con questi 7mila amici (ma sappiamo che in realtà sono molti di più) è una pagina Facebook solida come un nuraghe, che, nel bene e nel male, pur nel mistero che ancora circonda queste costruzioni, è pur sempre un simbolo della nostra isola. E noi vogliamo essere un simbolo di una Sardegna che alza la testa e ha il coraggio di dire la sua.
Settemila, nell’immaginario umano, è tuttavia anche tante altre cose. “Le vette dei 7mila”, si dice riferendosi ai monti più alti delle Ande, le vette fra le più magiche su questa terra e che sfiorano appunto la soglia dei 7mila, le vette che tutti gli amanti delle montagne vorrebbero scalare. In realtà l’Aconcagua, in Argentina, la cima più alta della cordigliera andina, è di 6.962 metri. Ma noi di SARDEGNAblogger siamo pieni di autostima, amiamo amarci e che ci amino e allora lo diciamo: abbiamo superato anche l’Aconcagua!
Con settemila lire, quando ero ragazzino, mangiavo una pizza e bevevo una coca-cola, lo ricordo benissimo. Ma 7.000 lire era anche il prezzo medio di un libro, un ingresso in discoteca, un intruglio alcolico in un qualche bar, due numeri di Topolino, il giornalino con il quale sono cresciuto. E noi di SARDEGNAblogger – che siamo pieni di autostima, lo ripeto, e questo non è un male – siamo felici come dei ragazzini che riescono a ottenere quello che desiderano: una cena in pizzeria con gli amici, una serata in discoteca a caccia di pivelle, una bevanda alcolica che (tanto mamma non vede) ci rende felici. Tutto grazie a questi 7mila, 7mila santissimi lettori.
Come sapete, ora abbiamo iniziato a svincolarci dall’abbraccio-stretta mortale del virtuale e abbiamo iniziato a girare la Sardegna. Arzachena, Sedilo e Sassari sono state le prime tappe di questo tour. Un giro per la nostra isola dove speriamo di incontrare ben più di 7mila persone. E per ognuna di queste continueremo a fare il nostro lavoro. Pensare con la testa, muoverci freneticamente con le mani, consumare le tastiere dei nostri computer. Quindi, che dire: 7mila volte grazie a ognuno di voi 7mila. E continuate a spargere la parola, è soprattutto grazie alle vostre voci che le nostre voci possono continuare a occupare, con le parole, gli spazi vuoti e gli animi assetati di conoscenza. Settemila abbracci a tutti. E un abbraccio in particolare anche a chi, di noi, nei giorni scorsi è stato messo a tacere. Un abbraccio a Savina, Roberto, Romina: continuate così. Auguri a tutti noi e a tutti voi.
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