Anni fa andai a fare il cammino di Santiago, da sola. Un giorno mi ammalai e quando arrivai al rifugio, dove avrei dovuto mangiare e dormire, non c’era posto. Io mi feci prendere dalla disperazione, un po’ per la febbre, un po’ per la stanchezza, mi sedetti in un prato e iniziai a piangere. E più piangevo, più le lacrime aumentavano e cominciai a singhiozzare.
Poi arrivò l’odio. Odiavo quei luoghi, odiavo tutto e tutti. Ad un tratto mi si avvicinò una vecchina e mi chiese: – Cica que tienes? – e io la cacciai via con rabbia, d’altronde io odiavo tutti, anche lei. Ma la vecchina non andò via e continuò: – Que tienes? – io piangevo e singhiozzavo e lei mi si fece più vicina. – Tienes hambre? – Non avevo fame, avevo la febbre alta e la gastroenterite che mi faceva odiare anche il cibo, continuai a piangere e, tra singhiozzi e lacrime e uno spagnolo incerto, le dissi che io odiavo tutti. Odiavo i furbi che prendevano il taxi e occupavano i rifugi di chi, invece, camminava,. Odiavo gli abitanti del posto che mi trattavano come se fossi una miserabile sulle loro spalle e continuai col mio elenco. Io neanche lo sapevo di odiare tante cose. Io fino alla febbre ero felice. Io fino alla febbre li superavo i pellegrini in taxi e ignoravo i maleducati.
La signora provò a calmarmi, cercava di asciugarmi le lacrime col fazzoletto, anche nonna Carboni faceva così, poi mi chiese se avevo un posto dove dormire e dove mangiare. Ma io non ce l’avevo e tutto il mio odio probabilmente nasceva da quello, mi sentivo disperata, non avevo le forze per camminare ancora e mi sentivo persa. Allora la signora si alzò, prese il mio zaino e mi disse: – Mi casa es tu casa – e mi ospitò. Mi offrì un letto, una doccia, una cena e la mattina mi preparò la colazione.
Una vecchina vede una ragazza che piange, con uno zaino enorme, coricata su un prato e le dice: – Mi casa es tu casa – Io vengo da un posto dove una come me sarebbe stata vista come una lurida vagabonda, una drogata. Vengo da un posto dove gli immigrati sono percepiti come un pericolo. E non posso non pensare a quella frase che mi porto nel cuore da 7 anni.
(di Milena Argiolas)
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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