Se un giorno dovessi sentirmi male in classe, davanti a una platea di alunni, durante la spiegazione della lezione, vi prego fate in modo che i miei studenti non mi riprendano coi loro smartphone.
Controllate le loro tasche, mentre mi portano via con l’ambulanza e sequestrate loro gli strumenti informatici che custodiscono il mio dolore nella memoria. Non costringetemi a scusarmi per una fatalità che mi è caduta tra capo e collo. Non è stata colpa mia, non l’ho voluta né cercata.
Non obbligatemi a dovermi discolpare per essermi sentita male, con l’ultimo filo di fiato che mi resta. Quell’alito di vita mi servirà per chiedere perdono dei miei peccati: essere in punto di morte non è tra questi.
Non imponetemi di lasciare questo ricordo di me al mondo, qualora fosse arrivato il momento di salutarlo per sempre. Per tutti questi motivi, ed anche per altri, non guarderò il filmato che circola in rete che riprende il malore di Mango.
Ciao Giuseppe Mango.
pubblicato il 8/12/2014
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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