Alba Rosa Galleri ha scritto una normalissima analisi politica sulla situazione amministrativa di Porto Torres, evidenziando le incertezze sull’approvazione di quello strumento fondamentale che è il bilancio comunale. Alba Rosa ha anche doverosamente sottolineato lo sguaiato post del sindaco all’indirizzo de La Nuova Sardegna, accusata di essere un quotidiano di partito che risponde a precisi input politici. I seguaci del Movimento Cinque Stelle hanno abbondantemente commentato il post. Accusandoci di essere “venduti”, qualificandoci come “giornalistucoli” ed esplicitamente asserendo di essere noi interessati ad un precoce naufragio della appena avviata esperienza di governo. Da altri siamo stati ammoniti: un altro pezzo del genere e smetteranno di leggere il nostro blog. Facciamo un po’ di storia. Il movimento di Beppe Grillo nasce da una manifestazione estiva di qualche anno fa, il “Vaffanculo day”: si riunirono nelle piazze tutti quello che erano contro, che non resistevano più al bisogno di contestare platealmente il sistema in carica. Grillo, a dire il vero, aveva cercato di iscriversi ai Ds, sezione di Arzachena, ma aveva trovato porte chiuse e aveva scelto una strada propria. Asseriva di volere democrazia, libertà, potere di parola, il governo delle rete in quanto effettiva espressione della volontà popolare. Poi dal Vaffanculo si è passati ad un partito che è diventato una forza politica di primissimo piano, capace di vincere diverse elezioni amministrative e di controllare alcuni Comuni, tra i quali Porto Torres. Molti di noi hanno guardato con simpatia a questa nuova forza, dalla quale pensavamo potesse derivare una carica di energia e legalità preziosissime. È davvero paradossale come, oggi, una forza politica che predica una democrazia diretta e ha costruito la sua forza sulla contestazione si dimostri insofferente contro qualunque forma di dissenso e adotti sistemi squadristi per silenziare ogni libera manifestazione critica. È semplicemente ridicolo, invece, considerare corrotto, disonesto e venduto chiunque non salga sul carro di Grillo e dei Cinquestelle. Oltreché ridicolo è una forma di fascismo, significa sconfessare la democrazia o dimostrare di non aver mai realmente posseduto una cultura del confronto. Cari simpatizzanti dei Cinquestelle, questo è un blog dal quale nessuno dei redattori guadagna un centesimo e neppure un centesimo perderemo se qualcuno di voi leverà il like alla pagina, come avete minacciato di fare. Questi propositi non ci impensieriscono e, anzi, vi incoraggiamo a prendere le distanze da Sardegnablogger: perché di post come quello di Alba Rosa ne scriveremo ogni volta che la nostra coscienza ci suggerirà di farlo. Buona fortuna.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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