20150616 - Portugal - Italie - Genève - Salvatore Sirigu
(A proposito dell’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport dal calciatore Salvatore Sirigu, portiere sardo di Siniscola di livello internazionale, ora in forza al Torino, il quale, dopo aver confessato il suo amore per la sua isola e la sua fierezza di sentirsi sardo, ha dichiarato che non pensa che la Sardegna possa nutrire una velleità indipendentista, motivando la cosa con un presunto forte legame con l’Italia sin dai tempi dei Savoia. Le dichiarazioni, in Sardegna, hanno scatenato forti polemiche sui social. Pubblichiamo, su gentile concessione dell’autore, a questo proposito, il post apparso su FB di Massimiliano Hellies – NDR) Saremo indipendenti quando Sirigu potrà dire quel cazzo che gli pare senza scandalizzare nessuno. Saremo indipendenti quando realizzeremo che una parte dei sardi si considera pure italiana e che non possiamo sterminarla con una pulizia etnica, ma lottare anche per loro perché non sono sardi di serie B. Saremo indipendenti quando capiremo che la varietà è ricchezza in natura, e stranamente non è cosi che la consideriamo in cultura, e l’insufficienza in questo caso è della cultura. Saremo indipendenti quando non avremo pretese sulle condotte altrui né le derideremo. Indipendente e credibile è chi dà l’esempio, non chi pretende lo diano gli altri.
Fiorenzo Caterini, cagliaritano classe '65. Scrittore, antropologo e ambientalista, è studioso di storia, natura e cultura della Sardegna. Ispettore del Corpo Forestale, escursionista e amante degli sport all'aria aperta (è stato più volte campione sardo di triathlon), è contro ogni forma di etnocentrismo e barriera culturale. Ha scritto "Colpi di Scure e Sensi di Colpa", sulla storia del disboscamento della Sardegna, e "La Mano Destra della Storia", sul problema storiografico sardo. Il suo ultimo libro è invece un romanzo a sfondo neuroscientifico, "La notte in fondo al mare".
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