Tutti mi chiedono: “Ma perché guardi Sanremo?” come se fosse quasi un delitto. Perché la gente guarda “un posto al sole”, “il commissario Montalbano”, “Lost”, “X-factor”? Credo per passione e curiosità. Sanremo, dicono, sia lo specchio della Nazione e permettetemi di dissentire. La Nazione è sicuramente molto più incattivita e distratta di questo festival che, invece, mette insieme le presunte anime belle di un Italia che non c’è e comunque molto lontana dalla realtà. Al di la delle canzoni di Fiorella Mannoia (un inno semplice e chiaro alla vita) e quella di accettarsi come donna sempre e comunque, proposta da una bravissima e ritrovata Paola Turci, per il resto le canzoni navigano tra mamme, cuoricini accesi, incontri fugaci e speranza di amore eterno. Tutte cose che nel paese reale non esistono o, comunque, non ne sono l’essenza. La mamma, però, ha smesso di funzionare e Gigi D’Alessio con il ricordo struggente alla stella del cielo che rappresenta sua madre è stato eliminato, così come Al Bano, altro repertorio classico di un Sanremo che non accetta più le romanze e i troppo buoni sentimenti. L’eliminazione di Giusy Ferreri è il giusto verdetto ad una pessima canzone. Sconcerta (ma la canzone non convinceva) l’eliminazione di Ron. Tutto bene? Certo che no. Rimangono in gara dei pessimi brani e dei cattivi interpreti, ragazzi che non conoscono realmente la musica e la metrica, testi che litigano con il senso generale della vita e scollati dalla società. Però siamo qui a parlarne. Per fortuna solo per cinque giorni. Poi ritorneremo alla nostra musica. Quella vera. Molto lontana da Sanremo.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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