Un racconto, di quelli da sussidiario, mi è ritornato in mente oggi mentre percepivo le linee guida dell’ennesimo annuncio di salvezza a suon di trombe per un paese fermo su di un binario morto, il decretone che dopo tanti “de-cretini” -meno male che qualche nome in italiano lo hanno lasciato- hanno battezzato “Sblocca Italia” -e quando pensano “Italia” questi, a me viene sempre più da pensare ad un paese straniero-
Ma veniamo al racconto, in una piazza d’oriente c’è mercato, si sentono delle voci, è un venditore di arrosto che si lamenta con un mendicante che trattiene, insulta e percuote esigendo da lui di pagare per ciò che ha preso. Un giudice che era lì per fare i suoi acquisti, si avvicina e chiede al venditore cosa esattamente avesse preso, illecitamente, il mendico. Il venditore spiegò che, con due pezzi di pane, il pezzente rubava il fumo delle sue salsicce che rosolavano sulla brace e che questo, per lui, andava pagato. Il giudice si rivolse allora al mendicante chiedendogli se questi avesse una moneta, il poverino ne aveva una sola, a malincuore la diede al giudice che la lanciò in aria e la lasciò cadere per terra tintinnante. La raccolse e chiese al venditore: “cosa hai sentito?” Egli rispose: “il tintinnio di una moneta!” Ed il giudice, mentre restituiva la moneta al mendico -più un’altra, sua- sentenziò: Ecco, ora sei ripagato del tuo fumo!”
Credere di potere risollevare l’economia con le stesse ricette che sin qui ci hanno portati, non fa altro che aumentare il rischio che finisca alla stessa maniera della storiella, che una economia fumosa, che precipita, non migliori di certo costruendo altre case e altri quartieri inutili con tutto il disabitato e l’inutilmente costruito presente, ci avete già provato per decenni ed il risultato è lo schifo che abbiamo davanti, i rischi e i morti che abbiamo seppellito, ora che il tintinnio dei soldi che giravano ha lasciato il posto a quello che, dapprima, annebbiava la vista a molti, fumo e niente più.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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