Poi c’è il vento che raccoglie tutta la vita che si sposta e si modella dentro tutte le folate e i rumori che sembrano fruscii. Poi c’è il rumore che avvolge e scombina i colori e non sa disegnare i contorni, ma tu li immagini perché lo sai che oltre il rumore c’è la vita e la felicità. Poi c’è l’accelerazione, il solcare tra le curve e l’infinito, la velocità che avvolge e scompagina il sangue e poi c’è il destino che si rintana tra gli anfratti di quella che chiamiamo vita e magari è solo una piccola pausa di qualcosa che non riusciamo ad acchiappare. Poi c’è il destino che costruisce le storie e le manipola e le modella e tu puoi anche provare a prendere una curva a trecento all’ora, puoi anche provare a vincere solo due gran premi e un mondiale di moto GP, puoi anche provare a superare Max Biaggi, Barros e Valentino Rossi e magari ci riesci e ti porti il sorriso e il campionato all’ultimo giro, davanti a Valentino. Puoi anche a provare a girare per anni con una Ducati e una Honda, puoi anche decidere di rallentare quel vento, quel rumore, quella velocità che ti ha trasportato dentro un circo che forse neppure immaginavi. Puoi anche dire a tuo padre pilota, a tua madre pilota che tutto è finito e che la vita va ascoltata e ti siedi su altre due ruote senza rumore, senza troppo vento con nessuna velocità. Puoi anche farle queste scelte però, poi dall’inferno del nulla, il destino riappare e dice: “Hey Nicky Hayden, andiamo a prenderci il rumore diverso. Lo so che si poteva morire a 300 all’ora ma forse era scontato. Per te e per il tuo sorriso nulla poteva essere semplice”. Così è stato. Così è. Mentre osserviamo, muti, l’asfalto nero che fugge e il rumore che diventa lieve. Come il silenzio.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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