Diceva Gino Strada: “Io non sono pacifista. Io sono contro la guerra.” Da questo piccolo concetto occorre partire e provare, seppure la questione è non di poco conto. Sono mesi, ormai, che tutti i riflettori del mondo sono puntati su una guerra che ha modificato i nostri assetti sociali, il nostro modo di concepire le cose, la nostra stessa esistenza e da qualche parte, magari sottovoce per non disturbare, ci suggeriscono di “conviverci”. Come se fosse facile e come se fosse l’unica alternativa per chi, invece, aveva scommesso su un altro disegno mondiale.Che fare allora? Le Associazioni Circolo Laudato Si (costituito dall’Associazione Mondo X – Sardegna e dai Volontari del Santuario della Vergine delle Grazie), Fermiamo La Guerra, Intrecci Culturali e Acli di Sassari, ispirati dall’esigenza di fermarsi e riflettere su quella che può essere definita una tragedia sociale, promuovono l’ incontro “Rompete le armi, dialogo per la pace”. L’intento è quello di condividere concetti e pensieri sulle guerre che trasversalmente infiammano l’intero Globo. L’appuntamento è fissato per venerdì 2 dicembre alle ore 17.00, presso il cinema teatro Astra in Corso Francesco Cossiga n. 5. La manifestazione promossa da gruppi laici e cattolici è assolutamente lontano da iniziative partitiche. L’obiettivo è sensibilizzare contro l’escalation armata attraverso una partecipazione attiva. Dagli interventi frutto di un vero e proprio dibattito facilitato dal giornalista Pier Giorgio Pinna e dal Magistrato Riccardo De Vito e dai brevi spunti di Padre Stefano Gennari, Silvia Chelo, Giuseppe Mura e Giampaolo Cassitta, si ricaverà un documento che sarà sottoposto ai parlamentari sardi in un successivo incontro presso la comunità s’Aspru, in quell’occasione sarà chiesto loro un impegno a sostenere quanto scaturito dal dibattito per favorire negoziati di pace che mettano fine ai conflitti e alle tragedie che ne conseguono. Non è un convegno e non sono previsti interventi programmati. Insieme alle voci di tutti i partecipanti ci saranno anche degli intermezzi musicali tratti dalle canzoni di Fabrizio De Andrè, Francesco De Gregori e John Lennon. Alcuni studenti leggeranno brevi brani tratti dal libro “pappagalli verdi” di Gino Strada il compianto e coraggioso medico il quale ci ricorda che “se la guerra non viene buttata fuori dalla storia degli uomini, sarà la guerra a buttare fuori gli uomini dalla storia. La manifestazione del 2 dicembre a Sassari offre l’opportunità di provare a dire oltre che “rompete le righe” anche “rompete le armi” e provare a trovare le cose che ci uniscono per sedersi in un tavolo a ricomporre il dialogo. Non è semplice. Ma non è neppure impossibile.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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