Eravamo ad ottobre. Precisamente agli inizi di un mese decisamente caldo. Si parlava violentemente di Roma e dell’allora sindaco Ignazio Marino. Lo ricordate? Scrissi un post contro la campagna di sputtanamento dove aveva partecipato addirittura il giornale più radical chic del pianeta Italia: la Repubblica. Marino era divenuto l’emblema dell’inettitudine per i Renzi boys che lavorarono davvero tanto ed in allegra compagnia per cacciarlo letteralmente dalla città. Cosa che accadde. Il povero Marino veniva accusato di tutte le nefandezze che accadevano a Roma: la mondezza, i dirigenti dell’Atac, i trasporti, il giubileo, i Casamonica. Lui proveniva da Marte e passava alcune giornate nei ristoranti con moglie e amici (cosa successivamente ridimensionata). Insomma: Marino era il male oscuro, l’errore immenso di un partito che avrebbe dovuto riflettere bene sugli uomini che intendevano governare la città. Ci si dimenticava, in quei giorni, che Marino aveva brillantemente superato le primarie di quel partito e vinto le elezioni. Mica cotiche, per restare nel frasario romanesco. Ed invece. Già. Ed invece si scopre che la metropolitana (la linea A, precisamente) si è bloccata sei ore per un guasto. I topi (nel centro storico, tra piazza del Fico e via del Governo vecchio, mica alla Tiburtina) camminano tranquillamente senza che nessuno faccia niente. E la mondezza? Quella c’è sempre come le buche, i sampietrini sconnessi. Insomma, quello che c’era ai tempi di Marino c’è ancora. Con l’aggiunta dell’assalto di stormi, quegli uccelli migratori curiosissimi che hanno ricoperto il lungotevere di escrementi. Se ci fosse stato Marino si sarebbe subito gridato contro il marziano. E i Casamonica? Ve li ricordate i Casamonica? A quanto pare le autorità costituite nulla avrebbero potuto per quel funerale pacchiano. C’è la Legge che lo permette. Cose che sapevamo anche ad ottobre, in verità. E allora? Allora nessuno chiede le dimissioni del commissario Francesco Paolo Tronca. Non c’è un quotidiano che ne parli e Repubblica ha proprio spento le luci sui problemi di Roma. Tutti pensano al prossimo sindaco e alle varie spartizioni. Io vengo accusato, a volte, di complottismo. Vizio di una sinistra ideologica e superata. Già. Può essere. Però io qualche domanda me la faccio (e me la facevo anche ad ottobre, andate a rivedervi il mio vecchio post) e mi chiedo: di chi è la colpa se Roma è sporca, se la metropolitana non funziona, se all’Atac ci sono dirigenti imprensentabili, se gli stormi cagano in testa alla gente, se l’inquinamento atmosferico avvelena l’aria e nessuno pensa di bloccare il traffico se non, come sempre all’italiana un giorno si e un giorno forse? E la corruzione? Sparita? La colpa era tutta di Marino. Come sempre. Per fortuna è ritornata la vera politica. Ragazzi, lasciamoli lavorare.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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