Quelle che vogliono il nero in casa sarebbero due donne oristanesi che hanno “osato” offrire ospitalità ai migranti in tempi come questi. Per farci cosa, è facilmente intuibile.
E’ bastato che “La Nuova Sardegna” pubblicasse la notizia sull’edizione on line per scatenare il branco. L’articolo è stato bersagliato di commenti negativi, offensivi e triviali. Non è una novità. Basta un coraggioso imbecille ad aprire le danze e parte il festival della cazzata; chiunque può contribuire attingendo al meglio del proprio repertorio.
La questione migranti è parecchio gettonata da sciacalli che non esitano a gettare discredito nei confronti di due madri delle quali il quotidiano pubblica nome e cognome, nella consapevolezza di trovarsi di fronte a un atto di generosità che non necessita certo di tutele ma, casomai, di ampia pubblicità. Errore d’ingenuità, si dirà.
Come spesso accade, infatti, lo spazio destinato ai commenti si trasforma in una cloaca dove ognuno deposita i propri coliformi verbali. E’ un gioco al massacro, a chi la spara più grossa. Fino a cadere nel più banale degli insulti rivolti al genere femminile.
Può essere consentito tutto ciò? E’ giusto che un sito d’informazione conceda la possibilità di offendere a chiunque ne abbia intenzione? Credo proprio di no. “La Nuova” ha fatto bene a prendere le distanze e cancellare i commenti degli sciacalli che la redattrice, Simonetta Selloni definisce benevolmente come violenti. A mio avviso il giornale dovrebbe pure scusarsi con le protagoniste di questa storia, finite involontariamente al centro di illazioni infamanti.
Resta il paradosso di dover tutelare anche chi compie atti di generosità e solidarietà, specialmente se si tratta di donne. Quelle che vogliono il nero in casa e che dovrebbero aiutare i propri concittadini, anzichè gli immigrati. Quelle che potrebbero rappresentare un pericoloso precedente.
Quelle che vi piscerebbero in testa, se solo ne aveste una.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.012 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design