Viene davvero male, credetemi, lasciare da parte i toni “complottistici” trovandosi in mezzo a troppe vicende che di complotto puzzano, da molto lontano.
Sono toni che spaventano, è chiaro, perché fa paura dovere abbandonare di punto in bianco le proprie convinzioni, le proprie “acquisite certezze”. Spaventa, il ritrovarsi faccia a faccia con una realtà dalla quale siamo sempre rifuggiti perché posta diametralmente all’opposto di tutto quello in cui abbiamo sempre creduto. Ma lasciamo i toni complottistici e soffermiamoci sulla Storia, nella speranza che almeno quella riesca a ricollegare molti dei vostri pensieri alla realtà facendovela riaffiorare in mezzo a questo mare infinito di grandi menzogne ben orchestrate, non fini a se stesse ma mirate ad uno scopo preciso ormai talmente lampante da non lasciare dubbi, il governo globale.
Chi ancora pensa che per ottenere questo potere si debbano necessariamente invadere ed occupare altre nazioni, altri stati sovrani, sarà bene che sappia che nell’era del Mercato globale nelle mani di pochi, le leve del potere e della sottomissione dei popoli sono anche altre, sono l’Informazione, l’Economia, le Politiche e gli Eserciti di ogni singolo stato. Attraverso queste leve, chi ha potere, tiene in pugno milioni di cittadini perché può influenzarle e dirottarle a suo piacimento. Elencare tutta la lunga serie di fatti e fattacci successi nel nostro paese dal delitto Mattei, o prima ancora, dallo sbarco in Sicilia degli alleati e forse sin già dagli albori del nazi-fascismo, fatti che hanno visto o se ne è sospettata la presenza di servizi segreti stranieri, persino fra le B.R. come negli infami attentati dinamitardi della “strategia del terrore” da Piazza Fontana in poi.
Ma restiamo fuori dai complotti, osserviamo cosa è successo ogni volta, quali cause concomitanti si sono palesate, ogni volta, sempre quelle. Il 1913 è un anno che dirà poco a molti, non è una data storica se non si conosce cosa in quell’anno accadesse, ed accadeva che l’economia mondiale si basava, come valuta di riferimento in quell’anno, sulla Sterlina (47% delle riserve mondiali) mentre solo il 2% di queste riserve era in dollari. Cosa successe allora, fra il 1913 ed il 1928? Come fece a passare, il dollaro, da quel risibile 2% ad un 21% in così pochi anni? Semplice, la prima guerra mondiale cambiò gli equilibri, Francia e Gran Bretagna furono i paesi che più si indebitarono con gli States, solo pochi mesi prima era l’America, ad avere grossi problemi di debito proprio nei confronti del Regno Unito.
Con la seconda guerra mondiale poi, le “fortune” Nord-Americane crebbero ancora, il 70% dell’oro stava nei forzieri della Federal Bank e proprio allora s’inventarono il sistema Bretton Woods, tutti i paesi e le loro unità monetarie si convertirono all’oro, nacquero anche il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale anch’essi con il dollaro come moneta di riferimento. Last but not least (ultimo ma non meno importante), il petrolio è valutato in dollari per barile sin dagli anni 70, ed è forse oggi più dell’oro giallo quello nero, a dettare la quotazione della moneta nord-americana oggi in forte fibrillazione. Per questo è di vitale importanza, per gli States, controllare che i paesi produttori non comercializzino petrolio con altre valute. Gheddafi lo fece in Libia, barattò con gli euro il suo greggio, come andò a finire lo sapete anche voi.
Ad ogni cambio di governo o regime in Medio Oriente il dollaro si rafforza sempre, dopo ogni conflitto la moneta USA è sempre più forte e di conflitti ne tiene in ballo parecchi l’America, per tutto il pianeta, ma il suo debito è sempre più grosso (quello nazionale è al 104,5% mentre il debito estero è pari ad un 107% del PIL) e tutto questo mentre sempre più paesi decidono di passare all’uso della propria valuta nelle transazioni internazionali ed i piani USA per il Medio Oriente cominciano a diventare “scivolosi” ed instabili come tutte le bugie sin qua scoperte. I rivoltosi che ieri facevano comodo all’ingerenza americana che li foraggiava ed armava oggi si sono galvanizzati ed organizzati, pretendono l’autogoverno e sono invisi da tutti -e si dimostrano essere davvero molto peggio del male che si diceva di volere curare- ma stranamente riescono a viaggiare indisturbati in giro per il mondo, da un campo d’addestramento all’altro per poi essere accompagnati sui mezzi dell’ONU in paesi da destabilizzare, come la Syria oggi, oppure tornare armati di tutto punto a fare attentati in Europa (Francia) mentre per qualsiasi comune mortale cittadino europeo è impossibile portarsi appresso persino l’acqua da bere in viaggio. Mi sembra evidente che temano più noi dei “terroristi”, a questo punto.
Dalla Pace c’è chi non ci guadagna nulla, anzi ci perde, non sono i complottisti ma la Storia a raccontarlo, la stessa Storia che, se solo stessimo attenti ogni tanto alla lezione, ci sta dicendo, gridando da tempo che è ad una terza guerra mondiale che ci stiamo avviando, appresso all’America ed a tutte quelle menzogne che non renderanno certo più ricchi noi, come sempre e storicamente è successo.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un…. (di Giampaolo Cassitta)
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