Il gay pride, per chi sa andare oltre i colori vivaci e la musica assordante, non è una buffonata. Perché quando il riconoscimento di un diritto viene negato, non basta più sussurrare: bisogna urlare. E lei, per sfilare, aveva scelto i suoi abiti più colorati e i suoi trucchi più sfacciati.
Per gridare a squarciagola.
Poi la Polizia di Istanbul ha cominciato a caricare, con proiettili di gomma, cannoni ad acqua e lacrimogeni, facendo in modo che i partecipanti al corteo si disperdessero. Ma quando le forze dell’ordine portano appresso, appuntate al petto, anche le decorazioni della propria pochezza, arrivano le botte.
E l’hanno picchiata, senza pietà. Lacerando gli abiti vistosi e ricoprendo col sangue il trucco chiassoso.
Ma lei, che non sfilava certo per un temporale emotivo, ha raccolto le sue cose ed ha ripreso a camminare con uno sguardo che è immagine della fierezza.
E allora guardatela bene. Voi, piccoli borghesucci terrorizzati da tutto ciò che esula dalla vostra piatta normalità, avvicinate gli occhi a quella fotografia fino a toccarla con la punta del naso e osservatela attentamente.
Lo vedete anche voi cosa c’è sotto la virgola di capelli che cade sulla fronte?
C’è un’integrità così dirompente e minuziosa che la vostra, in confronto, è tanto sgranata da sembrare fatta con una matita senza punta. C’è una tale dignità in quello sguardo che riesce a resuscitare tutti i diritti che vi ostinate a negare. Sotto le labbra tumefatte dai colpi, c’è un sottile sorriso a spicchio di luna che sembra dirvi: siete dei perdenti!
E ha ragione.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
16marzo1978: il giorno in cui persi l’innocenza. (di Giampaolo Cassitta)
Cutolo e l’Asinara (di Giampaolo Cassitta)
Gatti, amore e carabinieri. (di Giampaolo Cassitta)
Buon compleanno Principe! (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto davvero i Maneskin! (di Giampaolo Cassitta)
Break news: Fedez e Francesca Michielin vincono il Festival di Sanremo.
Grazie dei fior. (di Giampaolo Cassitta)
Hanno vinto i Maneskin. Anzi, no. (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.622 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design