Cosa ha determinato nel braccio di ferro tra Tsipras e Ue il terremoto rappresentato dal no referendario greco? Stranamente molto più di quanto si sarebbe potuto affermare all’indomani dello spoglio. Dopo le dimissioni di Yanis Varoufakis al suo posto è stato nominato Euclid Tsakalotos, un economista di 55 anni nato in Olanda, a Rotterdam, e che vanta un ricco curriculum di studi in Inghilterra tra Oxford e Londra. E’ chiara la distanza dal rampante Varoufakis (il riferimento è soltanto al suo amato mezzo di locomozione, perché ambizioso il palestrato ministro non si è proprio rivelato), odiato dai negoziatori europei soprattutto per i suoi toni aspri e sprezzanti, ma la sostanza non cambia. Non è questo il fatto più saliente. Tsipras continua a percorrere la via rivoluzionaria senza peraltro accennare ad alcun taglio strutturale, in particolare l’inasprimento fiscale nei confronti degli armatori o il taglio sulle spese militari, che sarebbero provvedimenti molto più rivoluzionari dell’indizione di un referendum. Piuttosto l’arma del Referendum pare abbia trasformato (forse involontariamente) Tsipras in un governo di unità nazionale, un’unità però, bisogna dirlo, inedita, direttamente collegata al volere del popolo. E qui si avverte finalmente il cambiamento. Ora, davanti, si ha il vertice a 28 di domenica prossima. In questi cinque giorni tutto è ormai possibile, più che nei cinque mesi in cui Tsipras e Varoufakis hanno contrattato in maniera piuttosto sterile. Domani Atene presenterà la sua proposta, che sarà valutata dai 28 leader dell’Unione europea che si riuniranno per decidere. E fino ad allora la Bce ha garantito che farà tutto il possibile per sostenere le banche greche. Tsipras non potrà più nascondersi, ora ha un popolo alla fame che spera in lui, un popolo che anche nel referendum ha votato Tsipras nella speranza che lui sanasse la crisi. Insomma, il no referendario qualcosa ha determinato, e rischia di spingere paradossalmente la Grecia verso la permanenza nell’Euro.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
Un rider non si guarda in faccia (di Cosimo Filigheddu)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Ciao a Franco dei “ricchi e poveri”. (di Giampaolo Cassitta)
La musica che gira intorno all’Ucraina. (di Giampaolo Cassitta)
22 aprile 1945: nasce Demetrio Stratos: la voce dell’anima. (di Giampaolo Cassitta)
Ha vinto la musica (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 18.020 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design