Questo è il ricordo di un anniversario storico, ma raccontato oggi fa davvero sorridere. Sono passati esattamente 69 anni (e non un secolo o ere geologiche) quando la Rai, radio televisione italiana trasmette, il 13 dicembre del 1953, per la prima volta, una partita di calcio con telecronaca. Si trattava di Italia Cecoslovacchia e già la sfida è ormai preistoria in quanto oggi quello Stato non esiste più. Quella partita non venne trasmessa per intero ma solo il secondo tempo dove i telecronisti Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni (il papà di Walter) raccontano le gesta degli azzurri non dallo stadio di Genova ma dagli studi di Roma, guardando le stesse immagini che scorrevano nel televisore. Vinse l’Italia 3 a 0, segnarono Cervato, Ricagni e Pandolfini per molti di noi emeriti sconosciuti. Quella prima telecronaca segnò ovviamente un punto di partenza e da quel giorno il calcio cominciò a solcare le strade televisive sempre più spesso sino a diventare debordante come negli ultimi tempi dove i telecronisti (ricordo, per tutti, Adani) raccontano non l’avvenimento sportivo ma il concentrato del loro ego e le cianfrusaglie di ciò che hanno imparato leggendo frettolosamente il Bignami del gioco una volta più bello del mondo. Ormai le partite le trovate in varie piattaforme a tutte le ore, ci sono i resoconti filmati ad ogni angolo di televisione e tutto è bellissimo, entusiasmante, tonico, denso, caldissimo, inimitabile. Così, lentamente, abbasso l’audio e provo a ricordare quei tempi dove c’era solo Martellini a raccontarci il gioco del calcio. E non era per niente male.
Giampaolo Cassitta.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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