Ci sono quelli che hanno violentato, stuprato, malmenato donne e insultato. Quelli che hanno borseggiato, nascosto e malversato, quelli che non hanno mai versato l’Iva e non hanno mai richiesto neppure l’ombra di una fattura. Alcuni idraulici, dentisti, medici compiacenti che non ti visitano all’ospedale ma nei loro studi privati e chiedono soldi senza nessuna ricevuta perché sa-come-vanno-queste-cose Madama-la-Marchesa. Quelli che affittano in nero a tutto e tutti, neri compresi – soprattutto neri compresi – e poi te li ritrovi in rima fila ad urlare “negher fuori dai coglioni”. Ci sono quelli che dicono a Balotelli che è più stupido che negro e ti viene voglia di abbracciarlo a Balotelli con le sue cuffiette, i tatuaggi e la sua tracotante ingenuità. Ci sono quelli che hanno sempre qualcosa da ridire, da rintuzzare; non pagano la tarsu, non pagano la Tasi, non pagano i passi carrabili ed accampano diritti perché l’Italia è un posto di merda. Quelli che parcheggiano in seconda fila, che parcheggiano sulle strisce o negli stalli per handicappati perché hanno fretta, perché tanto i ciechi non sono importanti e gli storpi non possono farci perdere tempo. Quelli che ti guardano con gli occhi stralunati quando gli dici che leggere è importante e se ne fregano di tutto questo e ti vomitano tutte le peggiori frasi di questo mondo. Ti urlano che “voi di sinistra, dai vostri yacht dettate la legge al popolo” e ti viene giù un magone a sentirli, a sintonizzarti con questo strano popolo. Alcuni italiani che, come dice Salvini, purtroppo li dobbiamo tenere. Prima gli italiani.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
3 ottobre 2013: la strage di Lampedusa (di Giampaolo Cassitta)
Il prete e il povero (di Cosimo Filigheddu)
I giornali di oggi (di Cosimo Filigheddu)
La mia ora di libertà (di Giampaolo Cassitta)
A vent’anni si è stupidi davvero. A 80 no. (di giampaolo Cassitta)
La musica ai tempi del corona virus: innocenti evasioni per l’anno che verrà. (di Giampaolo Cassitta)
Guarderò Sanremo. E allora? (di Giampaolo Cassitta)
Quel gran genio di Lucio Battisti (di Giampaolo Cassitta)
Capri d’agosto (di Roberta Pietrasanta)
Il caporalato, il caporale e i protettori (di Mimmia Fresu)
Marshmallow alla dopamina (di Rossella Dettori)
377 paesi vivibili (di Roberto Virdis)
Per i capelli che portiam (di Mimmia Fresu)
Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.
Unisciti a 17.696 altri iscritti
Indirizzo e-mail
Iscriviti
sardegnablogger ©2014 created by XabyArt - graphic & web design