La campanella d’ingresso è appena suonata, implacabile e puntuale come ogni giorno. Le rampe di scale attraversate di corsa e i gradini fatti a due a due le regalano un po’ di fiatone. Ha occhi grandi e ancora assonnati e bocca priva di rossetto, perché le operazioni frettolose del mattino non concedono spazio ai dettagli. Solitamente a quelli si provvederà prima della ricreazione.
– L’hai vista la trasmissione ieri sera? – dice alla compagna, mentre poggia lo zaino sul banco. – Eja, da non credere! – – Che trasmissione? – chiedo, sollevando lo sguardo mentre già segno gli assenti sul registro elettronico. – Quella di Maria De Filippi – – Oh santo cielo, è ancora in TV? – – Sì prof. una nuova trasmissione con Belen e Stefano. – – Stefano chi? – esclamo aggrottando le sopracciglia – Stefano il marito di Belen!! – e mi guarda sbigottita, più o meno come la guardo io quando sbaglia i congiuntivi. – Ma davvero apprezzate quel genere di tv spazzatura? – – Non è male, prof. è una trasmissione carina. – – Poveri voi. Avete sentito, piuttosto, la notizia della morte di Umberto Eco? – – Umberto chi? – La guardo sbigottita, proprio come mi aveva guardato lei quando non sapevo chi fosse il marito di Belen.
E mi viene un dubbio: chi è davvero ignorante fra noi due? Nel mio microcosmo da quarantottenne è ovviamente lei, che non conosce uno dei più grandi scrittori contemporanei. Nel suo microcosmo da adolescente sono ovviamente io, che ignoro personaggi e trasmissioni della comunicazione di massa.
E se la vera ignoranza fosse, invece, quella di chi considera come validi e oggettivi solo i parametri della propria realtà? E’ un dubbio che mi assale… Lo metto da parte per un attimo e mi affretto a raccontarle quale grande intellettuale sia stato Umberto Eco. Al dubbio penserò dopo.
La piccola Romina nasce nel '67 e cresce in una famiglia normale. Riceve tutti i sacramenti, tranne matrimonio ed estrema unzione, e conclude gli studi facendo contenti mamma e papà. Dopo la laurea conduce una vita da randagia, soggiorna più o meno stabilmente in varie città, prima di trasferirsi definitivamente ad Olbia e fare l’insegnante di italiano e storia in una scuola superiore. Ma resta randagia inside. Ed è forse per questo che viene reclutata nella Redazione di Sardegnablogger.
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