Pien, la gattina di Edith,è entrata in calore.
Miagola tutto il giorno, mentre di solito è muta, e mi si strofina addosso, mentre di solito mi sfugge come la peste, ‘sta stronza.
Appena la accarezzi tira su il culetto e mette la coda di lato: vuole essere trombata.
È di una sfacciataggine che mette tenerezza.
Ieri ho lasciato un attimo la porta di cucina aperta e lei è uscita nel giardinetto.
Appena me ne sono accorto ho fatto per uscire anche io, ma lei mi ha preceduto ed è tornata in cucina.
–Cazzo, stanotte non si dorme, mi sono detto.
Pien ormai aveva sparso i suoi feromoni nell’aria e tutti i gatti maschi del paese sarebbero venuti a farle la corte con quei vagiti che sembrano quelli di un neonato.
E noi umani siamo programmati per allarmarci quando sentiamo i vagiti di un neonato, anche i maschi, qualunque cosa ne dicano le femministe talebane.
–Stanotte non si dorme.
Non mi sono fermato un attimo a pensare che non mi era mai capitato di sentire un gatto, la notte, annunciare al mondo intero la sua voglia di trombare.
E neanche stanotte è successo.
Stille nacht: notte silenziosa.
Eppure i gatti ci sono.
Ogni tanto li vedi sui muretti e sui tetti.
Ma stanotte niente gatti.
Tutti i gatti maschi di Bloemendaal sono eunuchi.
Qui dicono che “sono stati aiutati”.
Cuddu cunnu!
Arratza de agiudu!
Se questo è amore per gli animali, beh, credo che quei gatti avrebbero preferito la mia indifferenza.
Se io fossi un gatto l’avrei preferito.
Gatti eunuchi di peluche, da accarezzare e nutrire con cibo di lusso, che non finisce nelle bocche di tanti umani che ne avrebbero bisogno.
Gatti con padroni che credono ancora ai film di Disney, in cui gli animali non si uccidono a vicenda e non trombano.
Mai!
Ma che andassero a cagare.
Se questo è amare gli animali, io sono Berlusconi.
Pien ancora non è stata “aiutata”.
Raramente si lascia coccolare e se vede un topo lo acchiappa e lo tortura almeno per un ora, prima di ammazzarlo.
Pien non è un gatto di peluche.
È un gatto: egoista, opportunista e … gatto.
L’unico gatto del paese che riempia con i suoi vagiti e i suoi feromoni l’aria di una primavera altrimenti silenziosa.
Domani è Pasqua e scriverò degli agnelli del campo di fronte e dei tonni.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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