Anche se non contiamo niente. Anche se la nostra economia è fittamente abitata da imprese nane, fragili, spesso attaccate come sanguisughe più alle commesse pubbliche che alle dinamiche competitive di mercato, dedite ai servizi piuttosto che alla produzione industriale, incapace di promuovere connessioni e consorzi vivaci e duraturi tra imprenditori, strabiche rispetto alle possibilità di innovazione, povere di fatturato e, nella contingenza e spesso senza dirette responsabilità, povere di credito.
Anche se non contiamo niente e il fallimento del Master&Back sta lì a certificarlo con tre borsisti su quattro che campano fuori dall’Isola ché qui non li vuole nessuno. Troppo specializzati per questa economia pezzente. Mismatch, lo chiamano.
Anche se non contiamo niente, ci proviamo.
Ci proviamo a pensare che anche qui, nell’isola, l’innovazione, la ricerca, la sperimentazione, i brevetti, l’ICT, siano semi capaci di alimentare piante imprenditive capaci di competere sul fronte della competizione globalizzata. Ci abbiamo provato, ci proviamo, coi soldi pubblici, i nostri soldi.
E per provarci abbiamo tirato su delle istituzioni con questa mission: Sardegna Ricerche, il CRS4, Porto Conte Ricerche e Pula Servizi e Ambiente. E per far vivere queste Istituzioni – affinché l’idea che la produzione e diffusione dell’innovazione e della conoscenza diventino davvero elementi essenziali per guidare i cambiamenti economici, sostenere il miglioramento dei sistemi di impresa in ambiti competitivi, e non rimangano pura retorica istituzionale – le finanziamo queste istituzioni. Coi soldi nostri.
Ci crediamo così tanto, all’altissima tecnologia, che questa Giunta sta pensando di metterci molti soldi: 80-90 milioni di euro della programmazione dei fondi europei 2014-2020 per alimentare l’industria aerospaziale nell’Isola. Soldi nostri.
Ci crediamo così tanto nell’innovazione che finanziamo gli organi regionali, i rappresentanti dei Comitati di Gestione, la direzione generale, tutta la burocrazia e i progetti che sono stati reputati validi per animare quella mission. Soldi nostri.
Ci crediamo così tanto che nel punto apicale di Sardegna Ricerche la precedente giunta ha posto una persona che, a leggere i giornali (http://www.sardiniapost.it/…/ne-stipendi-ne-contributi-laz…/) è stata amministratrice unica di una società fallita, in debito con i dipendenti e lo Stato, non avendo pagato i contributi previdenziali alle proprie maestranze. Puro esempio di capacità imprenditiva e solido faro di un fare denso di etica e rispetto per il lavoro altrui.
Ci crediamo così tanto che abbiamo lasciato in carica una persona attualmente irreperibile: stando ai giornali è stata cancellata dal Registro della popolazione per irreperibilità il 21 novembre 2013. Ce li vedi gli imprenditori nostrani o stranieri, le Istituzioni nostrane o straniere, tutti animati da spirito di confronto e dialogo, chiedere un appuntamento col Presidente? Scusate, non c’è. Si è assentata un attimo…
Ecco, prima che questa faccenda diventi una barzelletta globale, sarebbe il caso di iscriverla al primo posto nell’agenda di questa Giunta. “De pressi…” come dicono quelli “poco studiati” ma abitati da sano buon senso.
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
Renatino e i misteri di Roma (di Giampaolo Cassitta)
Elio e le storie disattese (di Francesco Giorgioni)
The show must go on (di Cosimo Filigheddu)
Vincerà Mengoni. Però… (di Giampaolo Cassitta)
Ero Giorgia, e ricanto. (di Giampaolo Cassitta)
Piacere, Madame. (di Giampaolo Cassitta)
Se son fiori spariranno (di Giampaolo Cassitta)
Ma Sanremo è Sanremo? (di Giampaolo Cassitta)
Pacifisti e pacifinti (di Simone Floris)
Lo specchietto (di Salvatore Basile)
Da San Gavino a San Cristoforo, quando colonizzammo il Villaggio Verde. Ovvero il trasloco (di Sergio Carta)
Se riesco a buscare 5000 Lire ci vediamo allo Zoom, ovvero le pomeridiane in discoteca degli anni’80. (di Sergio Carta)
Papa Fazio (di Cosimo Filigheddu)
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