Il giorno dopo la tragedia del povero carabiniere ucciso, i due vicepresidenti del Consiglio (di cui uno ministro dell’Interno) hanno mostrato tutto il loro dolore ritirandosi in Costa Smeralda con fidanzata (Di Maio) e pubblicando un selfie a trentadue denti con altra fidanzata che oggi compie gli anni (Salvini). Mentre è in atto un’emergenza sicurezza che meriterebbe un certo contegno istituzionale, queste sono le loro priorità: il fine settimana con le dolci metà in esclusive località di villeggiatura*
*Questo è un post breve, stronzo e populista. Penso che Di Maio e Salvini abbiano tutto il diritto di trascorrere dove vogliano e con chi vogliano i loro fine settimana, come qualunque altra persona libera. Ed è stronzo anche perché non c’è alcuna emergenza sicurezza, se solo si ha voglia di guardare ai numeri dei reati. Però sono certo che se al governo non ci fossero stati leghisti e grillini, leghisti e grillini avrebbero usato un post con questi argomenti brevi, stronzi e populisti per la loro propaganda di delegittimazione dei ministri in carica, se qualcuno di questi ministri si fosse azzardato a mettere piede in spiaggia o ad augurare buon compleanno alla compagna. Siccome la ruota gira, Di Maio e Salvini porteranno pazienza e accetteranno, per una volta, un post breve, stronzo e populista rivolto contro di loro.
Nato nel 1971 ad Arzachena ed ivi smisuratamente ingrassato negli anni seguenti, figlio di camionista e casalinga. Titoli appesi alle pareti: laurea in Lettere moderne all'Università di Sassari, iscrizione all'albo dei giornalisti professionisti, guida nazionale di mountain bike, presidente della Asd Smeraldabike, direttore della testata Sardegnablogger. È stato redattore di tre diversi quotidiani sardi: dal primo è stato licenziato, gli altri due sono falliti. Nel novembre del 2014 è uscito il suo primo romanzo, "Cosa conta".
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