Non è mio costume, ne’ vi trovo alcun interesse nel mettere i puntini sulle evidenti, ripetute ed aggravate lacune letterario/stilistiche, capita a tutti di sgrammaticare digitando –ci conosciamo da anni (2004), ed i nostri dialoghi non sono mai andati oltre le quattro parole– sarà quindi un’analisi il più politica possibile, la critica che alla Sottosegretario Onorevole Francesca Barracciu mi sento di fare. Chiarire, intanto, che io non ce l’ho mai avuta con lei, come afferma in una risposta ad un mio commento sulla sua bacheca, ne’ tantomeno ce l’ho con lei, personalmente, oggi. É una critica, la mia, che nasce esclusivamente dal senso di profondo disagio che mi assale. E a quanto pare, non sarei il solo.
Non ti ho mai votata, ma ho ascoltato spessissime volte i tuoi comizi, gli interventi ed i dialoghi e, sinceramente, non è mai scoccata in me nessuna “scintilla”, nessun fremito, nessuna concretezza che attirasse le mie attenzione e/o passione politica. Succede. Ma siccome il mio concetto di libertà d’espressione lo interpreto un po’ come la musica, dove non tutti i cantanti mi piacciono -alcuni li ascolto ed altri no- non mi sognerei mai, di impedire a nessuno di ascoltare l’artista che preferisce, anche se lo ritenessi il cantante peggiore del mondo. C’è musica per tutti i gusti, c’è politica per tutti i gusti, ognuno sceglie di suo. Chi vince nella musica ha più diffusione, chi vince in politica decide e sceglie per tutti, sceglie anche i non eletti e gli conferisce Carica, una carica di rappresentanza, rappresentanza del popolo, di tutto il popolo. Dovrebbe chiamarsi ancora “Democrazia”, anche se qualche dubbio l’avrei.
Il disagio che provo è esattamente un “disagio politico”, ed è dovuto al fatto che mi è decisamente impossibile apprezzare, riconoscermi o accettare di essere rappresentato in quel modo. Nel modo in cui stai rappresentando me e i sardi tutti, prima che gli italiani. Non mi piace essere rappresentato da tanto astio e tanto livore da chi, nonostante gli importantissimi incarichi istituzionali, pare avere sempre tutto quel tempo da dedicare ai social network e alle risposte (ed è lì che trasudano il livore e, a volte, una “popolanità provincialotta” decisamente fuoriluogo) mentre parecchio di quel popolo che rappresenta non ha quasi il tempo, se lavora, di inserire nemmeno la password.
Non mi piace essere rappresentato da chi non dimostra di possedere la giusta dose di modestia e di serenità per accettare ed ascoltare le critiche, anche dure, che quel popolo ha tutto il diritto (civilmente) di muovergli, ma gli risponde come in una guerra, con le armi in pugno, confonde la chiarezza con la durezza, ogni volta. Non mi piace.
E qui la musica finisce, ed incomincia la politica dove, a differenza dei cantanti che non rappresentano nessun altro oltre i loro ammiratori e le loro case discografiche, gli attori della politica hanno in mano leve, posizione e strumenti per cambiare i destini di molte persone e per questo andrebbero valutati, per come li cambiano, nel bene e nel male.
E qua si sta sempre peggio, il mio disagio è appesantito dal disagio di troppa altra gente che meriterebbe e desidererebbe tutta un’altra musica, che è stanca delle sviolinate, delle operette e delle pompose fanfare, dei bisticci sul rigo per una semicroma fuoriposto.
Non ti ritengo, Cara Francesca, obiettivamente, ne’ l’unica ne’ la sola responsabile di tutto questo, in svariati anni di scritture sul web fra i vari siti che si sono alternati intorno al PD ed oltre, mi è capitato di vedere e commentare anche di peggio, di criticare tanti altri “rappresentanti” sui quali il tempo mi ha poi dato definitiva conferma. Ma tutto questo non ti esclude ne’ ti allevia le responsabilità che accettando un ruolo -una Carica, appunto “di Rappresentanza“- come quello che ti è dato occupare, ricopri. Ruolo che, sinora, fatica ad essere condivisibilmente rappresentativo e non soltanto per me che, per quanto potrà contare, parlo sempre schiettamente, senza astio ne’ rancore ed anzi approfittando per augurarti il più sincero Buon Vento per quanto tutto ti attende, e ci tenevo a dirtelo.
Buona Politica a Tutt* Noi!
In questa categoria sono riuniti una serie di autori che, pur non facendo parte della redazione di Sardegna blogger collaborano, inviandoci i loro pezzi, che trovate sia sotto questa voce che sotto le altre categorie. I contributi sono molti e tutti selezionati dalla redazione e gli autori sono tutti molto, ma molto bravi.
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