Dunque, Mattarella ha raccontato all’universo mondo italico che nessuno ha vinto le elezioni e, di fatto, nel parlamento non c’è una maggioranza. Mica ci voleva Mattarella, direbbe qualcuno. Infatti, c’eravamo arrivati da soli e il teatrino di questo mese era solo un mostrare i pettorali ad un Presidente che, invece, ha riportato tutti sulla terra. Dunque, non c’è maggioranza e senza maggioranza, direbbe il compianto Catalano di “quelli della notte”, non si può fare il governo. E allora? Allora occorrerebbe cominciare ad utilizzare il libro impolverato sull’arte di fare politica che è, lo ricordo soprattutto a me, ricercare l’impossibile nella razionalità degli eventi: cosa difficilissima. Fare politica non è un gioco da ragazzi e non si improvvisa. Fare politica è comprendere le mosse dell’avversario, arrotondare gli spigoli, essere silenti dove altri urlerebbero, provare a mettere insieme pezzi di programma in comune e nello stesso tempo riuscire ad essere originali, a far camminare le proprie idee. Fare politica è azzerare il proprio punto di vista provando a comprendere quello di tutto il paese. Fare politica è non alzare sempre la mano per rispondere ma suggerire la risposta al compagno di banco, è rispettare l’avversario, i colori e gli umori dell’oppositore, trasformare il contendente in probabile alleato per raggiungere un orizzonte condiviso. Dunque, ricapitolando: mi dite quanta politica esprimono i vari Salvini, Di Maio, Berlusconi, Martina e Grasso? Si sedessero e ascoltassero i silenzi di tutti, almeno per un attimo. Riuscirebbero a sentire il rumore bello e intenso della politica.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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