Dove erano negli anni passati i cento sindaci che in questi giorni stanno minacciando una discesa massiccia su Cagliari e chiedono la legge sulla ricapitalizzazione di Sogeeal? Dove si trovavano quando la Sogeaal che gestisce lo scalo di Alghero con soldi pubblici ha continuato a perdere soldi dei sardi infischiandosene brillantemente della pianificazione turistica del nord Sardegna e continuando ad accumulare debiti? Dov’erano questi prodi condottieri che non hanno mai detto e fatto nulla su un aeroporto dalle mille prospettive, tenuto in piedi solo da una compagnia aerea che ha scommesso su Alghero sino a quando gli ha fatto comodo e poi ha diversificato il suo core business. Ed è giusto, terribilmente giusto che lo abbia fatto. E’ il privato bellezza, è il rischio, è tutto ciò che la Sogeaal non è mai stata e che la Regione non poteva e non potrà mai essere. Perché, in fondo, stiamo parlando di soldi. Pensate forse che a Ryanair interessi qualcosa dei piccoli sardi in giro per l’Europa? Chiaramente no. Il problema è un altro ed è dannatamente serio: dovrebbe interessare ai sindaci questa discussione e, magari, se l’avessero fatta negli anni novanta e avessero chiesto, a gran voce, di privatizzare l’aeroporto, di costruire un piano decente per il turismo in questo lembo di terra sarda, forse non saremmo ridotti a questo. L’aeroporto di Olbia, per esempio, è privatizzato ed è l’unico in Sardegna che produce profitti. Continuiamo con la carica dei cento e forse si aggiungerà qualcuno, ma qui non parliamo di cuccioli dalmata da salvare. Qui parliamo del nostro futuro.
Nato a Oristano. padre gallurese, madre loguderse, ha vissuto ad Alghero, sposato a Castelsardo e vive a Cagliari. Praticamente un sardo DOC. Scrive romanzi, canta, legge, pittura, pasticcia e ascolta. Per colpa del suo mestiere scommette sugli ultimi (detenuti, soprattutto) e qualche volta ci azzecca. Continua a costruire grandi progetti che non si concretizzano perché quando arriva davanti al mare si ferma. Per osservarlo ed amarlo.
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